nove romeni e due italiani. erano stati loro, sciagurati, a inquinare con il cherosene grandi zone pregiate attorno all’aeroporto di fiumicino.
nel novembre scorso un oleodotto dell’eni tra maccarese, fiumicino e arrone si ruppe.
inquinamento, luminescenza idrocarbura sull’acqua dei rivi che portano al tirreno.
la rottura, per la verità, pareva moooolto strana.
vergogna, scandalo, l’eni inquinatrice.
in gennaio la magistratura sequestrò l’oleodotto.
vergogna, scandalo, l’eni inquinatrice.
eppure, già si sapeva che la rottura era effetto di un furto.
ne avevo scritto un articolo di commento sul sole24ore (per leggerlo clicca qui)
(così come attorno a natale era un furto all’origine dell’incendio che aveva devastato, con fiammate alte così, un’istallazione in un gasdotto snam a ravenna.
così come a volte si trovano ladri fulminati sui cavi dell’alta tensione che avevano cercato di rubare.
così come in africa nera, per esempio in nigeria attorno a port harcourt, la foresta è chiazzata da enormi macchie di petrolio: ladri bucano gli oleodotti, riempiono le taniche e poi lasciano il petrolio a gorgogliare fuori dalla condotta per giorni e settimane prima che qualcuno s’accorga del danno).
con il gusto mediocre con cui vengono chiamate spesso le inchieste, i bravissimi carabinieri di rieti hanno denominato “operazione oil vampires” l’indagine che è riuscita un paio di giorni fa a far arrestare undici persone, 9 romeni e 2 italiani, ritenute essere i componenti di una banda specializzata nei furti di rame dalle aziende del centro italia e – con un danno gravissimo – nel furto dall’oleodotto che correndo sotto le campagne laziali porta il cherosene destinato agli aerei di fiumicino.
oltre all’accusa di associazione per delinquere finalizzata a furti e ricettazione, per tre di questi galantuomini c’è anche l’imputazione di disastro colposo ambientale.
in particolare, la conduttura veniva messa a nudo scavando nel terreno e per sei volte (sei volte!) è stata trapanata per rubare il cherosene degli aerei.
il 9 dicembre scorso, due romeni di 29 e 31 anni sono stati sorpresi dai carabinieri mentre collaudavano un rubinetto applicato forando la condotta interrata dell’oleodotto nel tratto che passa attraverso il comune di aprilia.
tuttavia, da quanto ho potuto apprendere la tubazione avrebbe anche altre deviazioni nascoste alle quali forse mungerebbero alcune utenze. ma non so più di quanto sto scrivendo, e potrei sbagliarmi di grosso.
come avevo scritto in 4 gennaio sul sole 24ore, quelli di fiumicino non sono criminali, non ne hanno la dimensione tragica che a volte hanno alcuni criminali, né la genialità distorta di alcuni malviventi, né hanno la forza suprema della disperazione dei ladri africani.
questi, no.
questi che per riempire di cherosene una cisterna hanno inquinato interi fiumi e mari sono solamente, e solennemente, imbecilli.