altro che ebola. il morbillo uccide 240mila persone l’anno, la malaria 600mila. il vaccino salva i bambini.

il 25 aprile per l’italia è la ricorrenza dell’anniversario dalla liberazione dall’occupazione nazista, per la fine della dittatura fascista e per la fine della seconda guerra mondiale, ma nel mondo il 25 aprile è la giornata mondiale per la lotta alla malaria, la malattia che uccide 584mila persone ogni anno.
e poi il morbillo.
il morbillo contro le cui vaccinazioni c’è un movimento *salutista* uccide 240mila persone ogni anno nel mondo. le vaccinazioni ne salvano fra i 2 e i 3 milioni. alla faccia di chi è contrario alla vaccinazione ed espone al rischio i figli suoi e altrui.

malaria

i quasi 600mila morti da malaria sono in gran parte bambini piccoli e piccolissimi: sono bimbi con meno di 5 anni il 78% delle persone uccise dal plasmodio portato dalle zanzare, il 97% in africa.
nonostante i progressi – il tasso di mortalità tra i bambini in africa è sceso del 58% dal 2000 – la malaria continua ad avere effetti devastanti sulla salute delle persone in tutto il mondo. soprattutto in africa.
la maggior parte di queste morti sono evitabili: la malaria è prevenibile e curabile. il trattamento preventivo contro la malaria in gravidanza è un intervento altamente efficace, che permetterebbe di salvare molte vite sia di madri che di bambini. eppure la sua copertura è bassa: circa 15 delle 35 milioni di donne incinte in africa sub-sahariana non ha ricevuto una singola dose di trattamento preventivo nel 2013. se la copertura di questo intervento si allargasse molte madri e neonati sarebbero salvi.
bisogna aiutare le persone vulnerabili a comprendere le cause della malaria, i segni e sintomi, i servizi di diagnosi precoce, i trattamenti efficaci. bisogna far sapere che esistono le zanzariere impregnate a lunga durata e i farmaci antimalaria.
la prevenzione della malaria presso le comunità povere, vulnerabili e remote in africa è una priorità per l’associazione internazionale amref, che s’impegna con le comunità locali e i sistemi sanitari locali per ridurre gli effetti di questa malattia. “non è possibile immaginare un mondo sano finché in africa, e ovunque nel mondo, resteranno ancora enormi sacche di povertà e malattia”, dice guglielmo micucci, direttore della sezione italiana.

morbillo

l’organizzazione mondiale della sanità (oms) stima che con la vaccinazione si previene, ogni anno, la morte di circa 2-3 milioni di persone per difterite, tetano, pertosse e morbillo. però l’italia è tra i sette paesi della regione europea (insieme al kirghizistan, bosnia erzegovia, russia, georgia, germania e kazakistan) in cui ancora si diffonde il morbillo e dove si sono registrati, nel 2014, oltre 1.600 casi della malattia virale, il doppio rispetto alla germania.
in italia, la media della copertura vaccinale è dell’ 88,1% (anno 2013), ben lontano dal 95% fissato come obiettivo per l’eliminazione del morbillo di quest’anno.

flavia bustreo, dirigente dell'oms (organizzazione mondiale della sanità, who world health organization)

flavia bustreo, dirigente dell’oms (organizzazione mondiale della sanità, who world health organization)


“il morbillo è una delle principali cause di mortalità infantile insieme alla polmonite e alla diarrea. conduce a circa 240mila morti l’anno in tutto il mondo. più del 95% delle morti causate dal morbillo avvengono in paesi a basso reddito con scarse infrastrutture sanitarie, ma se pensiamo che in europa lo avevamo quasi debellato, oggi i numeri sono tornati a crescere. abbiamo bisogno di migliorare la fiducia della gente nei vaccini. con mio grande allarme, abbiamo visto di recente focolai di morbillo in paesi come la germania e gli stati uniti, e non perché i genitori non possono ottenere i vaccini, ma perché hanno scelto di non vaccinare i propri figli. nel frattempo, in pakistan, i genitori sono invitati a torto a non proteggere i loro bambini dalla poliomelite. io considero tutto questo tragico. come può, chi ha visto morire di morbillo o polmonite un bambino o lottare per la sopravvivenza, non considerare i vaccini come uno dei più bei doni che gli scienziati ci hanno fatto?” dice flavia bustreo, vicedirettrice generale, salute della famiglia, delle donne e dei bambini presso l’oms.