come funziona la concessione dell’autostrada e del pedaggio, spiegato con parole così semplici che le capisco anche io.

(l’immagine qui sopra è tratta dal film i vitelloni, di federico fellini, 1953).

economisti e persone esperte di diritto avranno orrore per questa mia semplificazione.
ma io sono solamente un giornalista, non un economista né un esperto di diritto.

dunque.
la libertà di movimento di persone e beni comprende anche l’assenza di dazi, stradatici, pontatici e pedaggi sulle aree pubbliche.
pedaggi e dazi sono vietati.
questi residui medievali sono consentiti solamente in un caso: nel caso della concessione.

la concessione funziona più o meno così.
l’istituzione pubblica (per esempio lo stato) ritiene che sia necessario costruire un’infrastruttura.
per esempio un’autostrada.
per esempio la napoli-reggio calabria.

se non ha i soldi per realizzare l’autostrada che ritiene indispensabile, lo stato affida l’opera in concessione ai privati.
e lo stato dice a un’azienda privata:

cara società privata, ti fai anticipare i soldi dalle banche o da altri investitori,
costruisci l’autostrada per conto mio,
metti i caselli,
ti fai pagare il pedaggio,
rientri dalla spesa,
e ottieni anche un ragionevole margine di guadagno per te e per i tuoi investitori.
poi la concessione finisce,
mi restituisci l’autostrada,
che torna pubblica,
e io levo i caselli.

questo succede quasi ovunque in europa.
quasi ovunque.

(suggerisco di leggere questo articolo di maurizio caprino sulla concessione della a10 con il ponte morandi crollato a genova).