anche la svizzera rinuncia al nucleare.
il consiglio degli stati, la camera alta federale svizzera, ha approvato la fine della costruzione delle centrali nucleari nel paese.
il provvedimento non esclude l'uso di alcuna tecnologia, ora torna per l'approvazione finale alla camera bassa che l'aveva approvato in prima lettura in giugno.
"è giunta l'ora di puntare sulle rinnovabili in modo da recuperare il ritardo fin qui accumulato", dice il ministro svizzero dell'energia, doris leuthard. occorre "investire nel futuro, per la nostra economia e per i nostri figli". la catastrofe di fukushima, ha detto, ha nuovamente evidenziato il rischio che rappresenta l'energia atomica. "di fronte a tale pericolo il governo ha detto di non voler più autorizzare la costruzione di nuove centrali per almeno 50-60 anni".
l'anno prossimo l'esecutivo sarebbe stato chiamato a esprimersi sulle tre domande d'autorizzazione per la sostituzione delle centrali esistenti. "probabilmente avremmo accettato almeno un progetto", ha ammesso leuthard.
in ogni caso, se la situazione in futuro dovesse cambiare, i politici potranno sempre ritornare sulla decisione presa oggi di abbandonare l'atomo.
la confindustria svizzera (economiesuisse) si è detta "dispiaciuta" della decisione sottolineando tuttavia come si tratti di "una prima decisione parlamentare in un lungo processo politico".
la svizzera ha cinque reattori nucleari, tutti nella parte orientale della confederazione.
il primo dovrà essere spento nel 2019 e l'ultimo nel 2034.
leggi il mio articolo del 5 aprile sulla catastrofe evitata quando nel '69 si fuse il nocciolo della centrale svizzera di lucens