crollano i prezzi dell'anidride carbonica.
una caduta libera del prezzo della co2 che dura da otto sessioni di mercato, da metà giugno.
la perdita del valore del titolo di emissione pari a una tonnellata di co2 (eua), sia sul mercato spot, che sul contratto di riferimento (dicembre 2011) è stato di circa il 20%.
sui contratti a dicembre si è passati dai 18,18 euro la tonnellata del 31 maggio ai 13,37 euro di questi giorni.
perché crolla il valore della co2?
tra le cause dell'improvviso cambiamento di tendenza del mercato, la maggior parte degli analisti indica la mancanza di copertura delle vendite di energia del 2013 e 2014 da parte delle utilities europee.
inoltre non c'è molta fiducia sul fatto che l'europa voglia sostenere questo mercato ambientale.
per esempio, giovedì era in agenda una votazione riguardante il target delle emissioni di co2 e la decisione sulle nuove politiche di efficienza energetica.
se fosse stato deciso un taglio severo alle emissioni europee di anidride carbonica, il mercato avrebbe visto un aumento delle quotazioni.
invece un obiettivo europeo di maggiore efficienza energetica avrebbe diminuito la domanda di titoli di anidride carbonica.
inoltre, è stato deciso di riavviare le centrali nucleari in francia, ed è stato prolungata la vita del più vecchio impianto nucleare francese a fesseheim.
"credo che esista anche un fattore di stagionalità; già nel 2010, ma più verso la fine di luglio, i mercati della co2 erano crollati. l'analisi tecnica dei nostri analisti – afferma pietro valaguzza, amministratore delegato della società italiana icasco, uno dei più noti trader di diritti di emissione – mostra alcune analogie con quanto successo l'estate scorsa e non escludiamo che vi siano anche alcune cause da ricercarsi in fattori esogeni, come ad esempio un forte movimento speculativo da primari operatori bancari".