i sismologi e i geofisici dell'ingv cercano di spiegare con le parole della scienza perché domani, 11 maggio, non ci sarà il terremoto che distruggerà roma.
una diceria farlocca, quella del Grande Terremoto, che ha messo in agitazione non solamente gli esicasti del millenarismo e gli scoliasti della cospirologia applicata, ma anche paolo attivissimo e il cicap
paolo attivissimo, il cacciatore di bufale, si trasferisce apposta a roma per essere presente al momento delle mancate scosse, e organizza in via nomentana un pernacchia party le cui sonorità dovrebbero ricordare il rombo di un sisma potente.
il cicap, comitato per il controllo delle affermazioni sul paranormale, per beffa ha messo in giro un'immagine delle previsioni (meteo).
della diceria del terremoto di roma avevo scritto a metà aprile un articolo.
il fatto è che invece di dare spazio a beffatori e sociologi, la diceria arriva a scomodare anche l'ingv, istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la cui autorevolezza non dovrebbe abbassarsi nel rispondere a queste corbellerie da glossatori del calendario maia e da eresiarchi del millenarismo.
ieri i ricercatori concetta nostro (fisica), alessandro amato (dirigente di ricerca) e giulio selvaggi (direttore del centro nazionale terremoti – cnt) hanno chiarito i termini dell'improbabile previsione.
l'origine della profezia relativa al terremoto viene attribuita allo studioso autodidatta faentino raffaele bendandi, morto nel '79, il quale fu una figura genialoide e fumosa ma in qualche caso azzeccò le sue previsioni sismiche con precisione stupefacente.
peccato che bendandi – su cui si basano gli allarmi degli ermeneuti del tremuotone – non ha mai, dico mai, previsto un sisma a roma l'11 maggio 2011.
le sue carte custodite nell'osservatorio di faenza e nella fondazione bendandiana sono state passate al setaccio un'altra volta: nienteda fare, il geniale improvvisatore non parlò mai del sismo di roma di domani.
da dove nasce la favola?
raffaele bendandi sosteneva che gli allineamenti dei pianeti possono scatenare terremoti là dove si accumulano tensioni geodinamiche nel sottosuolo.
qualche millenarista ha associato queste ipotesi di bendandi al fatto che nei prossimi giorni ci sarà un (imperfetto) allineamento tra giove, venere, marte, mercurio, saturno e la terra.
(notare: nei casi di allineamenti precedenti simili a questo, non è successo alcunché).
giuseppe mercalli, il sismologo forse più famoso al mondo, più di un secolo fa disse a ragion veduta:
possiamo dire dove si verificheranno i futuri terremoti in italia, quali sono le regioni più a rischio, ma non quando.
e tutta la catena appenninica , la spina dorsale dell'italia, è sede di forti terremoti.
l'unico modo per difendersi dai sismi, hanno spiegato gli studiosi dell'ingv, è affidato alla prevenzione. case antisismiche.
il progetto di consolidamento degli edifici, a partire da quelli sensibili (ospedali, scuole, prefetture), è stato annunciato più volte dai governi ma non è mai stato realizzato, eccetto per la legge n.77 del 24 giugno 2009 (è la conversione di un decreto legge del 28 aprile 09 che dice: "recante misure urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione abruzzo e ulteriori interventi urgenti di protezione civile"), dove sono stati stanziati circa un miliardo nei sette anni che vanno dal 2010 al 2016.
ma domani sarà possibile parlarne direttamente con i protagonisti, con gli scienziati: l'ingv ha deciso di aprire i laboratori per la giornata del rischio sismico virtuale.
porte aperte a tutti i romani che domani potranno discutere con i sismologi, assistere a dimostrazioni didattiche che spiegano come nasce un terremoto e quali effetti ha sul territorio e sulle opere civili, guardare filmati su questi temi, visitare la sala sismica dove si registrano, istante per istante, i terremoti in corso (oltre 30 al giorno in italia e nel mondo) .
appuntamento con i terremoti (quelli veri) all'ingv in via di vigna murata, 605.
e un consiglio per domani ai romani: pentìtevi!