paure italiane. dopo i comuni denuclearizzati, arriva il comune develoxizzato. con foto.

l'altra settimana mi trovavo in una delle zone più atomiche d'italia, la zona di saluggia (vercelli).
e arrivando alla cittadina di livorno ferraris, già livorno piemonte, paese natale dello scienziato galileo ferraris, ho trovato un cartello stradale sorprendente e simpatico.

ho fotografato il cartello stradale con il telefonino (chiedo scusa per la foto di qualità òvvida).
e rubo il tema – quello della segnaletica sulle strade – al collega e amico maurizio caprino, il quale tiene su queste pagine il seguitissimo blog strade sicure.

torno al tema iniziale.
ci sono ancora sulle strade italiane molti cartelli stradali con scritto "comune denuclearizzato".
un tema, quello dell'energia atomica, che sembrava rimosso dalla memoria degli italiani, ma che torna caldo ora, visto il caso fukushima e visto che il 12 e 13 giugno ci sarà il referendum sul nucleare (nonché sull'acqua e sul legittimo impedimento berlusconiano).

questi cartelli hanno trovato un'imitazione.
un'imitazione simpatica. che riguarda un'altra paura degli italiani. più diffusa e più lieve. ovvero, il terrore di essere fotografati da un velox.

ero nella zona del polo atomico ed energetico d'italia per un servizio giornalistico.
zona di risaie, centrali elettriche e istallazioni nucleari.
passavo, appunto, per livorno ferraris.

a livorno ferraris c'è la centrale turbogas a ciclo combinato della tedesca eon.
poco più in là, oltre i pioppi a ridosso del fiume, ecco saluggia: a saluggia c'è la sorin biomedica, che fa attrezzature per la medicina nucleare.
a saluggia, poco più in là, c'è il vecchio reattore atomico (dismesso) avogadro (come galileo ferraris, anche avogadro era un fisico piemontese), reattore che era della fiat (ai tempi in cui la fiat faceva tutto, dai frigoriferi agli aeroplani da guerra).
poi ancora a saluggia, scendendo l'argine, ecco l'insediamento atomico eurex dell'enea, con il suo deposito di scorie radiattive, di pari passo con l'insediamento della sogin, la società delle dismissioni atomiche?
ma a pochi chilometri da saluggia e da livorno ferraris, il lontananza laggiù nella foschia solare che fa vibrare l'aria dell'orizzonte padano, ecco la sagoma della centrale nucleare di trino vercellese, oggi in dismissione, della sogin.
e pure le torri di raffreddamento della centrale turbogas a ciclo combinato che anche l'enel ha a trino vercellese.
oltre il fiume, verso le colline, dietro i pioppi, si accenna l'ombra delle ciminiere parallele della centrale edipower di chivasso.

il municipio di livorno ferraris poteva scrivere "comune denunclearizzato"?

no.

ho fermato la macchina sul bordo della strada e ho scattato.

(se con il tuo browser i riquadri a destra oscurano parte della foto, basta cliccare sull'immagine per vederla intera)

Comune develoxizzizzato 

  • federico |

    In compenso qui a Roma, magnifica e un po’ indisciplinata Capitale, hanno ricominciato a piazzare Autovelox mobili mordi e fuggi in zone strategiche. Strategiche in che senso? Ad esempio brevi tratti dove la segnaletica segna improvvisamente il divieto di superere i 30, dicosi 30, chilometri all’ora, per tornare ai 50 oi ai 70 pochi metri oltre. Accade sulla Via Olimpica, strada “a scorrimento veloce”. Provino, signori,a rallentare ai 30 all’ora regolamentari: l’eventualità di essere travolti da chi sta dietro è ben più di un’eventualità. Ne sanno qualcosa i ciclisti che passano di lì e non hanno una corsia riservata. Vanno appunto a 30 all’ora: rischiano la vita. Passino gli agguati di questi giorni ai Fori Imperiali, dove due motociclisti sono stati appena pizzicati alla folle velocità di 70 chilometri all’ora lasciando su campo quasi 200 euro e tre punti della patente. Ma gli agguati per far cassa quelli no, proprio no. Roba da piccoli e voraci Comuni, peraltro regolarmente censurati dai cittadini e perfino dalla legge. Un peccato che però diventa, periodicamente, “capitale”.

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