sono in lizza per vincere l'edizione 2010 del premio darwin una coppia di innamorati brasiliani, in seconda posizione un cacciatore di montagna e terzo un romeno alle prese con i residuati di guerra.
purtroppo, costoro non riceveranno il premio meno ambìto e più macabro dell'anno.
tutti i concorrenti sono morti schiattati. è il regolamento.
così come sono estinti anche tutti gli altri candidati al premio darwin, che viene assegnato a chi migliora la specie umana cancellandosi da essa.
il vincitore viene determinato con i click dei voti espressi dai navigatori web.
nella classifica attuale per l'assegnazione dell'edizione 2010, ha più voti la coppia di amanti brasiliani.
alle 6 di una mattina di nebbia pesante i due focosi erano in macchina sulla via dutra, un'autostrada. il fremito amoroso ha superato la prudenza e i due amanti hanno fermato la macchina in mezzo alla corsia di marcia, nella nebbia più oscura. freno a mano tirato, come da codice della strada.
un camion, espressione della più pura e cieca selezione naturale darwiniana, ha interrotto a metà l'atto riproduttivo facendo polpette dei due.
in seconda posizione della classifica luttuosa c'è il cacciatore sul ghiacciaio. la commissione di assegnazione del premio darwin non ha potuto confermare la veridicità della notizia.
in alta montagna – riferisce il rapporto, ancora da verificare – c'erano due cacciatori. il primo è scivolato in un ghiacciaio; il secondo cacciatore ha visto il suo compagno sparire velocemente e gli ha gridato: tutto bene? da sotto, una voce ansimante: "sì, tutto bene".
in effetti è un modo ràpido e furbo per attraversare il ghiacciaio in un battibaleno, si è detto il secondo.
e si è lanciato con una scivolata da brìvido per raggiungere il suo compagno.
il quale compagno era aggrappato a un ramo fragile e malfermo che sporgeva sul ciglio del ghiacciaio.
sotto l'orlo di ghiaccio, un volo di alcune centinaia di metri prima delle rocce.
ometto la conclusione. basti sapere che il cacciatore aggrappato al ramo è riuscito a tornare a casa.
in terza posizione, un trentenne di braila, in romania.
durante la seconda guerra mondiale si diceva che la wehrmacht era un rullo compressore. non a caso.
da settant'anni nell'orto che circonda la casa del candidato al premio darwin si usava, come rullo compressore per livellare il terreno, un proiettile di cannone di grosso calibro della wehrmacht.
un proiettile carico.
alle estremità – da una parte il fondello del bossolo, dall'altra la spoletta sull'ogiva – erano fissate le stanghe di ferro del manico, per poter rullare a dovere il terreno appena seminato.
ma gli anni passano, la ruggine ha ròso il ferro e, nell'aprile scorso, una delle due stanghe si è spezzata, quella sulla punta dell'ogiva.
che ha fatto il nostro romeno? ha preso il martello e per fissare il manico ha assestato al rullo compressore della wehrmacht due colpi ben dati.
dopo uno studio accurato, gli esperti dell'isu (inspecroratul general pentru situatii de urgenta) hanno stabilito che, delle due martellate solenni, la prima non aveva raggiunto punti pericolosi.