(con, più sotto, un'ultimora di giovedì 7 ottobre)
da stamattina le coste italiane non hanno il servizio di sorveglianza e pronto intervento in caso di inquinamento del mare.
è scaduto il contratto stipulato nel ‘99 tra il ministero dell'ambiente e castalia per il servizio di tutela delle coste.
si tratta del ruolo di “spazzino” dei mari italiani, cioè di chi fa sorveglianza, pronto intervento e pulizia da idrocarburi, oli minerali, sostanze tossico-nocive.
le navi, i battelli raccogli-petrolio e le attrezzature della castalia sono stati usati non solamente in italia ma anche in galizia nel 2002, in libano nel 2006 e nel recente disastro del pozzo deepwater horizon nel golfo del messico, dove (non potendo distogliere battelli e navi dal controllo dei mari italiani) la castalia ha mandato apparecchiature e dispositivi.
oggi castalia avvia il disarmo delle le 35 navi (10 di altura e 25 costiere) disposte in modo strategico, una per porto, per poter intervenire entro 5 ore dall'allarme.
una foto di soggetto piuttosto òrrido scattata a bordo di una nave castalia da un operatore durante un intervento
una prima gara bandita dal ministero si è interrotta. le carte per la riassegnazione del servizio sono state riavviate e la gara, la cui scadenza era il 9 settembre, è stata rinviata al 25 ottobre perché nessuna delle aziende interessate riteneva di poter assicurare i servizi richiesti alle condizioni previste dal bando. capitolati troppo esigenti e a prezzi troppo bassi, a parere dei candidati.
dopo la gara di fine ottobre, al vincitore servirà ancora qualche mese per l'attivazione del servizio.
non sarebbe possibile un accordo temporaneo per assicurare sorveglianza e pronto intervento durante l'attesa che riparta il servizio.
nella foto qui sotto, una nave d'altura della castalia, la tito, durante la missione ambientale in libano.
qualche commento. alcuni giorni fa il vicesindaco di ravenna, giannantonio mingozzi, al termine di un convegno sulle modalità di intervento in caso di perdite in mare ha detto che chiederà un incontro urgente con il ministro dell'ambiente stefania prestigiacomo perché la scadenza
della convenzione con la castalia "pone in particolare l'economia della costa romagnola in una situazione preoccupante. questa mattina abbiamo esaminato le modalità di reazione del sistema italia all'inquinamento da idrocarburi per la salvaguardia dell'ambiente fluviale e marino: questi interventi, resi possibili da mezzi tecnologicamente avanzati e da competenze ormai consolidate, non saranno più possibili in carenza di un buon bando e quindi ravenna, come tutte le altre città portuali e a forte presenza turistica, non può tollerare una carenza che potrebbe dimostrarsi drammatica anche in casi di modesti sversamenti e perdite in mare".
il parlamentare roberto della seta, capogruppo del pd in commissione ambiente al senato, ha presentato nei giorni scorsi un'interrogazione parlamentare al ministro dell'ambiente. "questa interruzione – dice della seta - è tanto più incomprensibile visto che le vicende degli ultimi mesi, dall'incidente alla piattaforma bp nel golfo del messico alla moltiplicazione dei progetti di perforazioni nel tirreno e nell'adriatico, rendono sempre più evidente e grave la minaccia rappresentata dagli idrocarburi per gli ecosistemi marini".
nuovo logo e nuovo web per la sogin
una segnalazione (che non riguarda i battelli mangiapetrolio).
oggi la sogin, la società italiana del decommissioning nucleare, ha un nuowo sito web e un nuovo logo.
quelli nuovi sono molto più gradevoli rispetto alle versioni precedenti. il marchio è più snello e si affianca al simbolo di una foglia stilizzata.
il sito web è ricco di contenuti.
http://www.sogin.it/
ultimora sui battelli mangiapetrolio (giovedì ore 19,35 circa)
mi hanno detto che il ministero dell'ambiente avrebbe dato un suo impegno a fare di tutto per accelerare i tempi per l'assegnazione del nuovo incarico.
non ci sarebbero però risorse economiche per assicurare una proroga, un accordo-ponte, al servizio di controllo e disinquinamento.
in via temporanea, il servizio dovrebbe essere svolto dalle capitanerie (le quali, prive di attrezzature tecnologiche, si rivolgeranno alle società specializzate. le stesse che sono candidate a partecipare alla gara).