energia pulita, l’italia è leader. i dati gse, studio greenpeace, documento sugli incentivi.

secondo il censimento pubblicato oggi dal gse (gestore dei servizi energetici), il 2009 ha registrato una forte crescita delle rinnovabili rispetto al 2008 con una potenza istallata di oltre 26.500 megawatt (+11%) e una produzione complessiva di 69.300 milioni di chilowattora (+19%). 

l’aumento della produzione è dovuto principalmente alla straordinaria produzione idroelèttrica riscontrata nel 2009 pari a 49.100 milioni di chilowattora (+18% rispetto al 2008) nonché alla crescita dell’eolico e delle biomasse.

la quota di energia rinnovabile nazionale, opportunamente normalizzata secondo le indicazioni della direttiva 2009/28/ce, valutata rispetto al consumo lordo di energia elettrica, ha raggiunto nel 2009 il valore del 19%, anche grazie alla forte riduzione dei consumi elettrici registrata l'anno scorso.

i dati sono contenuti nel rapporto statistico “impianti a fonti rinnovabili – anno 2009” nel quale per la prima volta il gse ha inserito anche il nuovo paràmetro “quota rinnovabile regionale” che rappresenta, per ogni regione, la quota dei consumi elèttrici soddisfatti con la produzione rinnovabile realizzata localmente.
si tratta di una una prima indicazione utile all’individuazione del futuro “burden-sharing” regionale, per il raggiungimento della “quota rinnovabile nazionale” nel settore elettrico.

secondo il piano di azione nazionale per le energie rinnovabili trasmesso dall’italia a bruxelles lo scorso luglio, le fonti pulite di energia dovrebbero raggiungere nel 2020 un valore pari a circa il 26 % del consumo lordo di energia elettrica.

secondo l'associazione ecologista greenpeace, l'energia solare potrà soddisfare il 5% del fabbisogno elettrico mondiale entro il 2020 e il 9% della domanda globale di energia elettrica al 2030.
lo afferma il rapporto solar generation 2010 pubblicato oggi da greenpeace international e epia (associazione europea delle industrie fotovoltaiche).

"il solare fotovoltàico è una soluzione che risponde all'esigenza urgente di produrre energia pulita e rispettosa dell'ambiente – commenta domenico belli, responsabile della campagna energia e clima di greenpeace. – gli investimenti mondiali sul solare fotovoltàico hanno raggiunto il record di 35 miliardi di euro nel 2009 e si prevede di arrivare a 70 miliardi nel 2015.
l'italia è tra i paesi più attivi, con quasi 1 miliardo di investimenti."

nei prossimi cinque anni il costo dei moduli fotovoltàici scenderà del 40%, dopo essere già sceso della stessa percentuale dal 2007 a oggi.
in questo modo, il prezzo dell'energia prodotta dal solare potrà competere con quello delle altre fonti energetiche, anche senza gli incentivi pubblici e la "grid parity", cioè un costo del chilowattora competitivo con le altre tecnologie.

intanto le associazioni del settore delle rinnovabili aiel, anev, anest, anie-gifi, aper, assolterm, assosolare, federpern, fiper, fire, greenpeace italia, ises italia, itabia, kyoto club, legambiente e wwf italia hanno sottoscritto e inviato al ministero dello sviluppo economico e ai presidenti delle commissioni ambiente e attività produttive di camera e senato il documento “proposte per i meccanismi di promozione della produzione di energia da fonti rinnovabili”.

in fondo alla pagina puoi scaricare il documento

il documento è stato elaborato congiuntamente dalle associazioni.
contiene una serie di indirizzi che, dato l’imminente recepimento nell’ordinamento nazionale della direttiva 2009/28/ce, costituisce l’occasione per una revisione dei meccanismi di promozione dell’uso delle fonti rinnovabili per la produzione di energia, mirata alla razionalizzazione e armonizzazione degli attuali meccanismi.

chiedono:

  • stabilità e prevedibilità del quadro normativo che disciplina il supporto alla produzione di energia da fonte rinnovabile (con particolare riguardo alle iniziat
    ive già avviate)
  • un maggior livello di chiarezza e accessibilità delle procedure
  • contenere per i consumatori l’impatto degli incentivi

inoltre la federpern ha mandato all'autorità dell'energia un documento in cui chiede di salvare le piccole imprese idroelèttriche, quelle che hanno microimpianti.

in fondo alla pagina puoi scaricare lo studio della federpern

per esempio, dovrebbero coesistere i meccanismi dei certificati verdi insieme con le tariffe incentivanti per le centrali più minuscole, divise secondo la potenza degli impianti.

Scarica La proposta congiunta di revisione degli incentivi alle rinnovabili

Scarica Lo studio tecnico ed economico di federpern sul mini-idroelettrico