la corte costituzionale ha ammesso il referendum-bis per l'abrogazione del nucleare. il problema principale del programma atòmico del governo è proprio il consenso.
consenso modesto.
secondo la maggior parte dei diversi sondaggi condotti finora, la maggioranza degli italiani sono ancora abbastanza contrari alla costruzione di centrali nucleari e depositi atòmici, con una maggioranza però appena accennata, a seconda del modo in cui sono poste le domande dei sondaggi.
(certo.
se si domanda "siete contrari alla costruzione di centrali nucleari nel mondo", la maggior parte delle persone non ha nulla di personale contro di esse.
se si domanda "siete a favore o contro la costruzione di una centrale a dieci chilometri da qui", la risposta è del tutto diversa).
insomma, se si riproponesse il referendum del novembre '87, quando gli animi erano ancora resi caldi dalla tragedia di cernòbyl, il risultato con ogni probabilità sarebbe simile.
non è un caso che stia suscitando mille commenti (per lo più negativi) la campagna pubblicitaria scacchistica promossa in questi giorni dal forum nucleare. la lobby atòmica guidata da chicco testa ha capìto perfettamente che il problema è il consenso, e su questo elemento batte lo spot triste degli scacchisti tristi.
l'importante è che se ne dibatta, dice il forum nucleare.
perfino che si parli male dell'energia atomica, a patto che sia argomento di discussione.
il fatto è che un'altra organizzazione di lobby, il nimby forum, promosso dall'aris, ha censito decine di proteste locali alla sola ipòtesi di costruzione di un'istallazione atòmica.
anche per le istallazioni fasulle, per le bufale.
appena gira un'ipotesi, anche la più stravagante e peregrina, sùbito scattano le proteste.
il nimby forum – l'osservatorio e think tank che censisce i casi di fenomeno nimby, cioè le proteste locali secondo la sigla inglese not in my backyard, non nel mio cortile – nel 2010 ha contato 36 casi di contestazioni locali al nucleare.
contestazioni preventive (pre-ven-ti-ve) alla sola ipòtesi, quasi sempre bìschera, della collocazione di un'istallazione atòmica lì vicino.
proteste all'ipòtesi di una centrale atomica o di un deposito di scorie radiattive a torviscosa (udine), a paullo (milano), a termoli campomarino (campobasso), a viadàna (màntova).
contestazioni a scanzàno ionico (matera), chioggia o marghera (venezia), sul brasimone (bologna), a legnago (verona) oppure a còlico sul lago di como dove c'è il forte secentesco del pian di spagna (como).
comitati di opposizione, comunicati stampa, dichiarazioni fèrvide di politici contrarissimi a sìbari (cosenza), battipaglia (salerno), porto d'ascoli-san benedetto del tronto (ascoli), fossano (cuneo), maniago (pordenone).
no alla centrale o al deposito di scorie programmati a chieti, paderno d'adda (lecco), pistoia, nell'appennino reggiano e in quello modenese, a jesi e òsimo (ancona).
le località citate sono (quasi) sicuramente bufale.
è ora di spiegare su che cosa si vota, dicono l'aris e il nimby forum, "nei termini richiesti dal pieno rispetto del cittadino. il confronto sulle scelte energetiche nazionali sia sereno, informato, e non guidato da emozioni e strumentalizzazioni".
"nel 1987 gli italiani sono andati a votare sul nucleare, ma il nucleare di fatto non era nemmeno partito. dopo più di vent'anni si è tornati a parlare di nucleare, ma dall'approvazione del ddl che ne sanciva il ritorno, non è successo quasi nulla – afferma alessandro beulcke, presidente l'aris – e questo mentre è emersa con sempre maggiore evidenza la carenza di informazione diffusa al riguardo. solo in questi giorni abbiamo assistito a una campagna informativa a cura del forum nucleare, ma è l'unica iniziativa di rilievo, e c'è ancora molto da fare".
nel volume "i falsi miti dell'energia. domande e paradossi sulle energie di oggi e di domani" della stessa aris e pubblicato le scorse settimane, tutto questo è dimostrato, perché le risposte ai quesiti di maggiore interesse pubblico (i costi del nucleare ricadranno sui cittadini? ci sono tecnologie per mettere in sicurezza le scorie nucleari? quanto uranio c'è nel pianeta?) in buona parte già ci sono e si staccano dalle semplificazioni correnti, anche se poi nei mezzi di comunicazione sono confinate in poche pagine specializzate.
il volume "i falsi miti dell'energia. domande e paradossi sulle energie di oggi e di domani" è disponibile sul sito www.energiaspiegata.it
questo l'elenco contestazioni rilevate dall'osservatorio nimby forum a riguardo di insediamenti ipotizzati
1. centrale nucleare di latina (lt),
2. centrale nucleare di monfalcone o torviscosa (go)
3. centrale nucleare di paullo (mi)
4. centrale nucleare di termoli-campomarino (cb)
5. centrale nucleare di viadana (mn)
6. centrale nucleare a termini imerese (pa)
7. centrale nucleare di caorso (pc)
8. centrale nucleare a scanzano ionico (mt)
9. centrale nucleare a barisardo (ot)
10. centrale nucleare a chioggia (ve)
11. centrale nucleare di montalto di castro (vt)
12. centrale nucleare a porto tolle (ro)
13. centrale nucleare a marghera (ve)
14. centrale nucleare del brasimone (bo)
15. centrale nucleare a palma di montechiaro (ag)
16. centrale nucleare ad ostuni (br)
17. centrale nucleare nel polesine (ro-fe)
18. centrale nucleare a torretta di legnago (vr)
19. centrale nucleare nel pian di spagna (co)
20. centrale nucleare tra piombino e cecina (li)
21. centrale nucleare a sibari (cs)
22. centrale nucleare a battipaglia (sa)
23. centrale nucleare del gariglia
no (ce)
24. centrale nucleare a porto d'ascoli – san benedetto del tronto (ap)
25. centrale nucleare a fossano (cn)
26. centrale nucleare a teramo (te)
27. centrale nucleare a maniago (pn)
28. centrale nucleare a oristano (or)
29. centrale nucleare a chieti (ch)
30. centrale nucleare a paderno d'adda (lc)
31. centrale nucleare nella maremma toscana (gr)
32. deposito di scorie nucleari in provincia di pistoia (pt)
33. deposito di scorie nucleari sull'appennino emiliano (re)
34. deposito di scorie nucleari tra i comuni di jesi, filottrano e osimo (an)
35. centrale nucleare a teulada (ca)
36. centrale nucleare a gela (cl)
ma allora, dove saranno messe (se saranno messe) le centrali atòmiche? gira un elenco, e giorni fa il quotidiano torinese la stampa ha pubblicato un dossier atòmico con un elenco di luoghi candidati.
trino vercellese, nella pianura piemontese dove c'è una centrale nucleare in dismissione.
caorso, sulla sponda piacentina del po, a un passo da cremona. c'è un'altra grande centrale nucleare chiusa.
monfalcone, sulla costa goriziana, dove ci sono i cantieri navali e la centrale elèttrica a carbone.
borgo sabotino, frazione di latina, dove c'è un'altra centrale atòmica chiusa.
montalto di castro, nella maremma viterbese, poco lontano da ansedònia, dove c'è una grande centrale termoelèttrica costruita al posto della centrale atòmica realizzata a metà e poi non completata per il referendum dell'87.
oristano in sardegna.
sessa aurunca (caserta) dove c'è la centrale atòmica chiusa del garigliano.
palma di montichiaro, sulla costa girgentina.
secondo questo elenco (probabilissimo), rispetto alle quattro centrali atòmiche spente e in smantellamento (trino, caorso, latina e garigliano) e alla centrale atòmica mezza costruita e poi sospesa (montalto), si aggiungono tre luoghi non nucleari, e cioè monfalcone, oristano, palma.