ecco il rapporto preliminare (tre pagine) dell'agenzia onu dell'energia atomica (aiea) sulle vicende di fukushima consegnato l'altro ieri.
la relazione integrale, in elaborazione, sarà discussa a vienna il 20-24 giugno.
la commissione – preseduta dall'inglese mike weightman e composta da diciotto esperti di dodici paesi – ha fatto mille inchini di cortesia ai formalissimi giapponesi:
– impressionante la risposta del popolo giapponese, dei tecnici e di quanti si sono impegnati in questi tragici eventi
– una delle cose più importanti che il mondo può imparare è lo spirito del popolo giapponese, la sua forza d'animo e la sua capacità di andare avanti che ci fanno sentire umile di fronte a persone di tanta qualità
– complimenti a come il governo ha gestito lo sgombero delle persone in prossimità di fukushima.
ma poi:
– il rischio di zunami per molti siti nucleari è sottovalutato. ciò non vale solamente per fukushima dai ichi ma anche per l'altra cinquantina di reattori giapponesi.
i progettisti di centrali nucleari e le società che gestiscono gli impianti dovrebbero valutare adeguatamente e fornire una protezione contro la rischi di tutte le calamità naturali, e devono aggiornare periodicamente tali valutazioni e le metodologie di valutazione alla luce di nuove informazioni ed esperienze.
– i princìpi della difesa in profondità, della separazione fisica, della diversificazione e della ridondanza devono essere applicati anche per gli eventi esterni estremi, in particolare quelli con implicazioni generali come le inondazioni estreme.
– il rischio della formazione di idrogeno dovrebbe essere oggetto di una valutazione dettagliata.
ecco altri commenti della commissione che non sono stati espressi direttamente per iscritto nella relazione, oppure che sono stati espressi da altri esperti in occasione della presentazione della relazione.
- l'agenzia giapponese della sicurezza nucleare non è davvero indipendente perché dipende dal ministero del commercio che promuove l'energia nucleare.
(l'australiano stephen lincoln ha detto l'altro ieri che il rapporto tra l'agenzia nucleare e la compagnia elettrica tepco è compiacente)
(considerazione mia personale: attenzione, questo mònito vale anche per l'italia e la neonata e mai avviata agenzia nazionale per la sicurezza, al cui vertice è stato designato umberto veronesi)
– il percorso (roadmap) e il programma della tepco per riportare sotto controllo la centrale non sembrano realistici.
– la tepco ha ritardato le informazioni sui danni subìti dai reattori 1-4.
– i danni all'interno dei vessel sono avvenuti subito dopo la fermata degli impianti di raffreddamento in sèguito al maremoto, cioè nei primi quattro giorni dall'11 marzo
– i nòccioli sono fusi. quasi tutto il combustibile nucleare è colato in fondo al reattore numero uno.
danni simili (forse appena meno gravi) ai reattori due e tre.
– condizioni di caos e mancanza di informazioni sullo stato dei reattori hanno aggravato la situazione, come per esempio quando è stato deciso di spruzzare sulla centrale enormi quantità di acqua, che si è contaminata di radioattività e che ora complica il lavoro.
- le immagini sullo stato dell'impianto non rendono la totale devastazione.
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