nucleare. fukushima. ecco la relazione (originale) dell’onu. quello che non ti hanno detto.

ecco il rapporto preliminare (tre pagine) dell'agenzia onu dell'energia atomica (aiea) sulle vicende di fukushima consegnato l'altro ieri.

la relazione integrale, in elaborazione, sarà discussa a vienna il 20-24 giugno.

clicca qui per scaricare la relazione originale "mission summary 01-06-11" della commissione d'indagine su fukushima dell'agenzia internazionale per l'energia nucleare (37kb, in inglese)

la commissione – preseduta dall'inglese mike weightman e composta da diciotto esperti di dodici paesi – ha fatto mille inchini di cortesia ai formalissimi giapponesi:
– impressionante la risposta del popolo giapponese, dei tecnici e di quanti si sono impegnati in questi tragici eventi
– una delle cose più importanti che il mondo può imparare è lo spirito del popolo giapponese, la sua forza d'animo e la sua capacità di andare avanti che ci fanno sentire umile di fronte a persone di tanta qualità
– complimenti a come il governo ha gestito lo sgombero delle persone in prossimità di fukushima.

ma poi:

– il rischio di zunami per molti siti nucleari è sottovalutato. ciò non vale solamente per fukushima dai ichi ma anche per l'altra cinquantina di reattori giapponesi.
i progettisti di centrali nucleari e le società che gestiscono gli impianti dovrebbero valutare adeguatamente e fornire una protezione contro la rischi di tutte le calamità naturali, e devono aggiornare periodicamente tali valutazioni e le metodologie di valutazione alla luce di nuove informazioni ed esperienze.

– i princìpi della difesa in profondità, della separazione fisica, della diversificazione e della ridondanza devono essere applicati anche per gli eventi esterni estremi, in particolare quelli con implicazioni generali come le inondazioni estreme.

– il rischio della formazione di idrogeno dovrebbe essere oggetto di una valutazione dettagliata.

ecco altri commenti della commissione che non sono stati espressi direttamente per iscritto nella relazione, oppure che sono stati espressi da altri esperti in occasione della presentazione della relazione.

 - l'agenzia giapponese della sicurezza nucleare non è davvero indipendente perché dipende dal ministero del commercio che promuove l'energia nucleare.
(l'australiano stephen lincoln ha detto l'altro ieri che il rapporto tra l'agenzia nucleare e la compagnia elettrica tepco è compiacente)
(considerazione mia personale: attenzione, questo mònito vale anche per l'italia e la neonata e mai avviata agenzia nazionale per la sicurezza, al cui vertice è stato designato umberto veronesi)

– il percorso (roadmap) e il programma della tepco per riportare sotto controllo la centrale non sembrano realistici.

– la tepco ha ritardato le informazioni sui danni subìti dai reattori 1-4.

– i danni all'interno dei vessel sono avvenuti subito dopo la fermata degli impianti di raffreddamento in sèguito al maremoto, cioè nei primi quattro giorni dall'11 marzo

– i nòccioli sono fusi. quasi tutto il combustibile nucleare è colato in fondo al reattore numero uno.
danni simili (forse appena meno gravi) ai reattori due e tre.

– condizioni di caos e mancanza di informazioni sullo stato dei reattori hanno aggravato la situazione, come per esempio quando è stato deciso di spruzzare sulla centrale enormi quantità di acqua, che si è contaminata di radioattività e che ora complica il lavoro.

- le immagini sullo stato dell'impianto non rendono la totale devastazione.

clicca qui per scaricare la relazione originale "mission summary 01-06-11" della commissione d'indagine su fukushima dell'agenzia internazionale per l'energia nucleare (37kb, in inglese)

in queste pagine web puoi trovare tutti gli aggiornamenti e gli articoli che ho scritto a partire da metà marzo.

  • sara m |

    Stavo seguendo una trasmissione sulle scelte energetiche della svizzera in materia energetica (vivo vicino a zurigo dal 2006). Ovviamente sono invitati politici di tutti i partiti ed ancora una volta mi chiedo (forse troppo ingenuamente?) dove siano i tecnici competenti in materia energetica.
    Si parla di efficienza, risparmio e investimento nelle rinnovabili. Senza pero’ proporre un numero, un dato, un valore. Saro’ abituata dai miei studi ingegneristici (e dal mio lavoro) a ragionare con numeri ed equazioni e senza di essi mi trovo in difficolta’ a comprendere il valore di quanto viene detto.
    Ed allora provo io a fare qualche conto.
    Conticino 1: la svizzera produce 0.1% di elettricita’ per via rinnovabile e 40% per via nucleare. Se volessimo produrre tutti i TWh oggi prodotti per via nucleare per via rinnovabile, beh, dovremmo aumetare la produzione di elettricita’ da fonti rinnovabili di 400 volte.
    Conticino 2 :La piu’ grossa centrale nucleare svizzera (Leibstadt) produce circa 10 TWh/anno.Per produrre la stessa elettricita’ possiamo installare :
    – 2100 turbine a vento su 400 km2, oppure
    – Una doppia file di mulini a vento (distanza 250m) lunga 250 km, oppure
    – 60 km2 di celle solari (250 volte la superficie occupata dalla centrale). Per la produzione di celle solari vengono usate terre rare (90% della produzione modiale viene dalla Cina) e materie prime come alluminio e rame. Esistono delle procedure e concetti di smaltimento per le celle solari ? non ne sento mai parlare…se qualcuno ne sa qualcosa, mi informi….
    Conticino 3 : importare energia
    Ed anche qualora si scegliesse una delle tre opzioni sopra, centrali nucleari, ad olio, carbone o gas dovrebbero comunque essere disponibili per quando il sole non brilla e il vento non soffia….
    Ma poi, io il problema non lo vedo : nucleare contro rinnovabili ??? non ha senso
    – La produzione di energia elettrica per via nucleare non è concorrenziale alla produzione di energia elettrica per via di fonti rinnovabili. Nelle matrici energetiche di qualsiasi paese le rinnovabili (e proprio per i principi fisici su cui si basano non potrebbe essere altrimenti) sono inserite per il soddisfacimento di fabbisogni per le ore di picco. Il carico di base non puo’ che essere prodotto con impianti ad alta potenza (a scelta fra nucleare, cabone, gas o olio combustibile). E allora l’ingenere nucleare dice : certo che bisogna pensare di continuare a produrre per via rinnovabile (e investire nella R&D) e bene che l’energia nucleare sia in grado di fornire quel carico di base di cui l’utenza individuale, commerciale e industriale di una societa’ fabbisognano.
    – Se sgomberiamo il campo da questo fraintendimento (che l’energia nucleare e le rinnovabili si competano il mercato l’un l’altra) si tratta di fare delle scelte per garantire il soddisfacimento del bisogno di base. E ad oggi queste scelte sono, come prima detto , nucleare, gas, carbone, olio. 3 emettono CO2 e una quasi niente. E magari dovremmo ricordarci delle guerre che im passato e ancora oggi vengono finanziate perassicurarsi l’approvigionamento del combustibile che le fonti sopra mensionate utilizzano. E le guerre significano anche morti (numeri non ve ne do perche’ non li so e a caso o per sentito dire non li sparo. Pero’ è un conto che vorrei essere in grado di fare, magari qualcuno potrebbe aiutarmi). E i maggiori produttori di uranio ? Canada e australia….
    – La lobby nucleare, ma dov’è ? non seguo quasi mai la televisione italiana a magari da quelle parti la lobby nucleare (ma poi, io come ingegnere nucleare, ne faccio parte ? quote sulla vendita del kWh nucleare non ne prendo….) è presentissima, ma qui in Svizzera in tutto questo grande dibattito sul nucleare questa lobby mi è prorpio sfuggita…ma perche’ quando si parla di energia nucleare sono sempre tutti informatissimi e convinti che il nucleare sia sporco, non sicuro, pericoloso….…ho sentito cosi’ poche voci a favore del nucleare….dove siete lobbisti ? vi prego svegliatevi (svegliati, sara se ne fai parte) e assumete esperti di marketing e comunicazione …..
    Domande:
    1- Ma è vero che il sole è di sinistra e l’atomo di destra ?
    2- Perchè se siamo malati andiamo dal medico, se si rompe lo scarico del lavandino chiamiamo dall’idraulico e se vogliamo chiarimenti riguardo all’energia nucleare non chiediamo all’ingegnere nucleare ? è la conoscenza nucleare una conoscenza innata, infusa a priori ? come l’istinto delle tartarughine appena nate verso il mare ?
    Ma soprattutto :
    3- perche’ viene invitato adriano celentano a dibattere sul tema nucleare e non il professore Carlo Lombardi ordinario di impianti nucleari al politecnico di milano ?…ops, dimeticavo, lui è di parte…..
    Io sono un ing nucleare che nel settore nucleare di produzione di elettricita’ lavora (e mi piace anche) e sono convinta che la piu’ trasparente, affidabile, sicura e pulita fonte per produzione di energia elettrica sia quella nucleare. Sono anche convinta che la diversificazione delle matrici energetiche sia importante (ricordate, carico base, picchi ?). e sono anche convinta che è solo cio’ che non si conosce che fa paura per cio’ vi propongo di fare domande ai tecniio competenti in materia! Le centrali nucleari hanno in genere bellissimi centri visitatori pensati apposta per avvicinare il pubblico al nucleare proponendo anche interessanti visite in centrale.
    Nelle vostre scelte non lasciatevi influenzare da facili slogan politici. I piani energetici di un paese devono sopravvivere piu’ legislature per avere senso, per passare dalla fase di pianificazione a quella di realizzazione e poi di esercizio per cui ci si deve rifiutare di farne un caso politico, di destra o di sinistra, non ha senso, per il bene del paese e dei suoi abitanti.

  • Phitio |

    Fin troppo educati, questi signori.
    Quindi, sommario:
    1)Conflitto di interessi del governo e dell’agenzia nucleare giapponese, solita storia: controllori che non controllano, e controllati che ne approfittano.
    2) sottovalutazione del rischio connesso ai terremeoti e maremoti (ma vah, in giappone non c’e’ mai stato nessun terremoto dal 1500)
    3)sistemi di salvaguardia delle centrali 1 2 e 3 andati tutti a puttane. Tre reattori tre sono in meltdown totale, al momento stanno pigramente, senza fretta, scavandosi la strada per arrivare nel sottosuolo e finalmente innescare le sindromi cinesi (quattro giugno 2011, 4 sievert all’ora registrati in fuoriuscita da una delle tre, probabile causa contatto nocciolo fuso con acqua sotterranea).
    4) siamo in giappone, la patria dell’efficientismo e del bon ton. Che regalo adeguato potremmo mandare al loro governo per il regalo di radioattivita’ che ci stanno inviando?

  • jacopo giliberto |

    perché sono le cose dette *a voce* dagli esperti in occasione della presentazione del documento.
    ha ragione, roberto. è meglio scriverlo in chiaro nell’articolo. ora lo ritocco.
    (fatto. ho ritoccato. mi sono permesso di ritoccare anche il suo cenno alla testata)

  • roberto m |

    per quale motivo riportare nel suo articolo affermazioni che nel report ufficiale AIEA non sono affatto contenute ?

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