energia. eni vende il gasdotto dalla russia a cassa depositi prestiti per 483+192 milioni

eni e cassa depositi e prestiti spa (cdp) hanno sottoscritto un contratto di compravendita che prevede la cessione a cdp della partecipazione pari all’89% delle azioni esistenti, cui corrispondono il 94% dei diritti economici, detenuta in trans austria gasleitung gmbh (“tag”).
tag è la società titolare dei diritti di trasporto relativi al tratto austriaco del gasdotto che collega la russia all’italia e nel 2010 ha registrato ricavi totali pari a 270 milioni di euro.

l'operazione rientra nell’ambito degli impegni presi nei confronti della commissione europea in data 29 settembre 2010 ed è soggetta ad approvazione di bruxelles.

l'europa ha chiesto che l'eni cedesse il metanodotto perché, tramite il controllo dei flussi, si può condizionare il mercato italiano.
la cessione prevede il pagamento di un prezzo pari a 483 milioni di euro, oltre al rimborso di un finanziamento soci erogato da eni alla società pari a circa 192 milioni di euro; gli importi saranno oggetto di aggiustamento alla data del closing come da prassi di mercato.

le parti hanno inoltre concordato il riconoscimento di un prezzo addizionale in base ad alcuni meccanismi di earn-out collegati al verificarsi di determinati eventi.

alla conclusione dell’operazione, rimarrà in vigore il contratto di ship-or-pay di eni con tag.

in virtù della natura della controparte e della rilevanza economica del contratto per eni, la cessione si configura come un’operazione con parte correlata di minore rilevanza per la quale è stato richiesto il parere motivato non vincolante del comitato per il controllo interno di eni.

mediobanca – banca di credito finanziario s.p.a. e rothschild s.p.a. per eni e credit suisse per cdp hanno rilasciato fairness opinion in relazione all’operazione, sulla base delle metodologie di valutazione attualmente utilizzate per questo tipo di operazioni.