oggi stefania prestigiacomo, ministra dell'ambiente, era attesa indarno a rimini per inaugurare ecomondo, la fiera della sostenibilità.
ovvio che – con il governo sottosopra – prestigiacomo preferisse lavorare sul fronte politico più caldo.
e la temperatura (politica) di roma oggi è più rovente di quella di rimini.
ma giuseppe vatinno, responsabile ambiente dell'alleanza per l'italia (il gruppo guidato da francesco rutelli) ha qualche osservazione sulla politica ambientale di prestigiacomo.
dice vatinno:
in questo momento così difficile per l'Italia, con i nostri titoli sotto assedio e con una grande incertezza istituzionale, va detto che – oltre alle dimissioni di berlusconi – occorre anche chiedere quelle di chi, come il ministro dell'ambiente stefania prestigiacomo, in questi anni ha fatto pochissimo per la green economy e per l'impegno ecologico, perdendo quasi tutti i fondi ministeriali e di fatto isolandoci dall'europa e dal mondo.
ci vorranno anni per recuperare, anche in questo campo, un po' di credibilità internazionale.
questo dice vatinno.
io sono d'accordo con lui solamente in parte.
dissento su un aspetto in particolare.
prestigiacomo forse (anzi, di certo) non è il migliore ministro dell'ambiente che l'italia abbia avuto, ma ancora più di sicuro non è il peggiore.
la storia del ministero ha avuto in quel ruolo molti (molti) ministri da dimenticare. prestigiacomo non è tra questi.