ecco i miei appunti sull’eicma, il salone delle moto che si è svolto la settimana passata alla fiera di milano, sede di rho.
e prima di tutto, le cose importanti.
la sicurezza.
proteggo la schiena, che se si rompe non si ripara
la motocicletta è il mezzo di gran lunga più pericoloso. per questo motivo io indosso sempre (sempre) ciò che serve a difendere dagli automobilisti le parti del mio corpo che, se si rompono, non si riparano: la testa e la schiena.
una gamba rotta, son dolori e tormenti. ma alla fine se ne viene fuori vivi.
la schiena rotta, no. la testa, no. si muore o si rimane paralizzati a vita.
così calzo sempre il casco integrale (ho visto persone con le mascelle sgretolate e con le facce sgrenate perché usavano caschi jet, quelli aperti) e indosso sempre-sempre-sempre il mio motoairbag.
il mio airbag da moto
il mio airbag della dpi era stato inventato da fabio colombo, ingegnere giovanissimo (allora).
appena uscito dal politecnico, colombo chiese al padre – piccola impresa – di dargli un angolino della fabrichèta alle porte di milano.
con quelli del politecnico, usando tecnologie di derivazione aeronautiche, inventò il primo motoairbag.
e appena inventato, ne comprai due (il mio più il passeggero).
le curiosità sull’airbag a domanda e risposta
e qui farò un po’ di faq sull’airbag da moto. sono le domande che mi fanno molti amici quando vedono l’airbag.
come funziona?
è un giacchino da moto, di cordura, con tasche eccetera, che si indossa come tutti gli altri giacchini normali. dietro c’è un cavetto a spirale con il moschettone, da allacciare alla sella. in caso di caduta (scontro eccetera) lo strappo del cavetto apre la valvola di una bomboletta d’aria compressa che fa gonfiare in un istante il paraschiena.
quanto costa?
quanto un gilet tecnico da moto.
dopo l’uso l’airbag va buttato?
no. si sgonfia l’airbag, si toglie la bomboletta scarica, si mette la bomboletta nuova, che costava 20-25 euro (non conosco il prezzo attuale), e il dispositivo è di nuovo in ordine. (la dpi consiglia di far verificare che non sia stato lesionato dall’urto).
dove si trovano le bombole di ricambio?
dai rivenditori di motoairbag.
ti è mai accaduto di usarlo?
mi si è aperto due volte. una a bassissima velocità (facevo manovre), ed ero caduto di schiena sullo spigolo di cemento del marciapiede, sul quale sono arrivato a cuscino già gonfio. non so se mi sarei fatto un livido, oppure incrinato due costole oppure paralizzato.
il danno evitato non è misurabile.
un'altra volta mi è accaduto a velocità media (ovvero velocità urbana alta fuori limite); inchiodata e scivolata della ruota davanti; passeggero mio figlio: l’airbag si è aperto a lui, e s’è scivolato una quindicina di metri di asfalto sulla schiena protetta dall’airbag gonfio. si è rialzato intero.
non so che cosa mi sarei detto se il piccolo si fosse fatto male, o peggio.
il danno evitato non è misurabile.
e se ti dimentichi di slacciarlo quando scendi?
mavalà! è come chiedere se ci si dimentica di togliere la cintura di sicurezza quando si scende dall’auto.
no, non ci si dimentica.
e quelle due o tre volte che mi ero dimenticato (sulle migliaia di volte che lo uso), me ne sono accorto scavalcando la sella per scendere: c’è il cordino in mezzo che tira sulla coscia.
per farlo scattare serve una trazione di una trentina di chili, cioè la trazione di un motociclista disarcionato: non è possibile l’apertura accidentale.
quali limiti ha?
il fatto che il motoairbag della dpi protegge solamente la schiena, la nuca e il bacino ma non la parte anteriore del torace, cioè non il petto. mi pare che la dpi abbia messo a punto un modello che protegge anche il petto, mi pare.
quali vantaggi ha questo modello rispetto agli altri?
sono soprattutto quattro vantaggi.
primo, il fatto che non dipende da elettronica, sensori, batterie e altre delicatezze. il cordino allacciato alla moto, lo strappo. funziona sempre.
secondo: non usando capsule esplosive ma aria compressa, può essere ricaricato e usato più volte.
terzo: fino a qualche tempo fa aveva il tempo di apertura più rapido fra tutte le diverse tecnologie di airbag da moto (ma leggerai qui sotto che il d-air della dainese vanta tempi più ristretti), e il tempo di apertura è fondamentale: a 50 all’ora, in un secondo si percorrono 13 metri.
quarto: a differenza delle giacche con airbag permanente, il gilet non vincola l’abbigliamento; si possono scegliere le giacche preferite, le più calde d’inverno, o le più belle, e sopra di esse indossare il giubbino; d’estate, per la gitarella in spiaggia si può indossare il giubbino airbag sopra la maglietta.
il nuovo modello di motoairag è stato presentato all’eicma: il suo dispositivo airbag è inserito in un gilet le cui linee sono state ridisegnate. maggiore superficie rifrangente, migliore vestibilità, e rete anteriore per aumentare il flusso d'aria interno. le caratteristiche protettive del dispositivo airbag rimangono inalterate.
per chi è in possesso dello storico gilet motoairbag è possibile l'upgrade del proprio al quale verrà solamente sostituita la parte tessile.
per gli amanti della tuta di pelle è ora disponibile motoairbag race grazie alla collaborazione tra motoairbag con scorpio e wild.
il dispositivo airbag della casa milanese è inserito in un corpetto che va indossato sopra le normali tute di pelle (senza go
bba aerodinamica). motoairbag funziona come sempre attraverso l'affidabile cavo di attivazione.
il corpetto è realizzato con tessuto balistico ad altissima resistenza all'abrasione ed anteriormente è alleggerito con rete per la ventilazione
motoairbag race è provvisto di uno sgancio rapido ai fianchi e alla clavicola che permette al pilota caduto di liberarsi del corpetto, raggiungere la moto e nel caso proseguire la gara.
nuovi standard di sicurezza per gli airbag da moto
è stato pubblicato in aprile 2011 lo standard europeo per gli airbag per motociclisti (pren1621/4:2009 "motorcyclists' protective clothing against mechanical impact – part 4: inflatable motorcyclists' protectors-requirements and test methods").
è una buona notizia perché lo standard europeo permette ai motociclisti di distinguere quali dispositivi sono da considerare airbag per motociclisti e quali no, indipendentemente dai comunicati marketing delle varie aziende.
il pittogramma è facilmente individuabile e attesta che l'airbag per motociclisti ha superato i numerosi e severi test previsti nello standard europeo
da dainese ecco d-air street: il vestito intelligente
che cosa lo rende intelligente?
la sua capacità di intervenire per proteggere l’uomo, anche indipendentemente dalla sua volontà, quando egli non è in grado di controllare ciò che accade attorno a lui.
l’algoritmo di attivazione è in grado di riconoscere le condizioni di incipiente caduta o incidente ed attivare in tempi brevissimi il sistema, senza alcun collegamento fisico con il mezzo.
protegge la schiena, la gabbia toracica e gli organi vitali.
è disponibile sia per pilota che per passeggero
d-air street si attiva in caso di impatto frontale, laterale e posteriore e in caso di scivolata.
nel tipico incidente su strada che avviene per impatto, i tempi di intervento imposti dalla dinamica dell’incidente sono molto limitati e nell’ordine di un massimo di 80 millisecondi.
ogni sistema che abbia un tempo di intervento superiore, non solo è inefficace, ma potrebbe essere potenzialmente pericoloso.
i sistemi a cavo presentano ancora oggi gravi limiti da questo punto di vista. hanno tempi di intervento insufficienti. risultano quindi inefficaci per proteggere il pilota dall’impatto primario (che è il più violento).
nel caso del d-air, ci sono 45 millisecondi come tempo totale di attivazione, 12 litri di capacità dei due bag, 5 sensori e la guida è costantemente analizzata da un sofisticato set di sensori integrati nell’hardware di sistema, 13 brevetti, 150mila chilometri di verifica della sua affidabilità, 5mila ore di test per l’algoritmo di attivazione, 800 test superati positivamente per ottenere la certificazione del tüv süd, 32 crash test, 975 misure test per evitare attivazioni indesiderate su 18 tipi diversi di ostacoli con 13 differenti tipologie di motocicli.
questo sistema di protezione arriva sul mercato dopo 10 anni di studi e ricerche, sfruttando l'esperienza raccolta nel mondo del racing.
il d-air è una piattaforma tecnologica dedicata alla protezione dell'uomo, caratterizzata da un sistema intelligente che rileva situazioni di pericolo e gonfia speciali air-bag intorno al corpo.
all’eicma è stata presentata anche la nuova versione di agv standards, il metodo di progettazione di caschi che, grazie ad uno scanning del cranio, permette di progettare il casco letteralmente attorno alla testa del pilota, con vantaggi in termini di sicurezza e comfort.
vittorio cafaggi, strategic development manager commenta: "questo è per dainese e agv un momento molto importante e significativo perché corona più di dieci anni di duro lavoro con i progetti d-air® e agv standards che sono per noi anche il modo migliore per ricordare sic che tanto ha lavorato con noi nello sviluppo di questi progetti."
il rumoròfono ovvero gli squinternati che vogliono una moto che borbotta come una volta
il rider's shop di pavia propone un dispositivo per rendere incerto, borbottante, irregolare il minimo della moto.
e questa è proprio da motociclisti squinternati, a cui manca qualche rotella e le rotelle che mancano non sono le rotelle del cambio.
non a caso il dispositivo si chiama mad, che in inglese significa matto.
"sei stanco di sentire il minimo del tuo bicilindrico americano alto? vorresti avere il classico borbottio irregolare dato dal carburatore anche sulle moto a iniezione? da oggi è possibile senza aver bisogno di spendere soldi per rimappare centraline o acquistare moduli aggiuntivi, questo grazie al mad. il sistema più pratico ed economico per poter avere il minimo della moto, l’unico con brevetto depositato".
in altre parole, sembra di parlare dell'intonarumori del geniale (e sbalestrato) artista futurista luigi russolo.
e anche la descrizione dell'apparecchio non sembra lontano dalla simpatica sregolatezza di russolo.
il mad è un regolatore dell'aria: quando il motore è ben caldo e regolare come in ogni moto a iniezione, lo squinternato manovra un pomello e la sua moto smette di andare regolare e pulita e si mette a singhiozzare in modo irregolare.
si applica in particolare ai modelli harley davidson sportster (883-1200cc), dyna, softail (1450-1580cc) e touring.
(se questi squinternati sentissero il borbottio della mia vecchia moto guzzi mille a carburatori, creperebbero d'invidia).
l’ecopelle per l'ecotuta dell'ecomotociclista
è stato presentato nell’area green planet un capo di ecopelle per motociclisti.
si chiama eco-pelle, o pelle sintetica, ma è di fatto materiale innovativo di alta qualità e dalle performance imbattibili.
a crearlo dopo tre anni di ricerca è la sisa, azienda di varese, da quarant’anni attiva nella produzione di pellami sintetici per il mercato internazionale della moda e, come sviluppo più innovativo, di sisa performa, evoluzione di una gamma di prodotti ad elevato contenuto tecnologico ed innovativo rivolto al settore tecnico-sportivo, in particolare al mondo motociclistico.
le caratteristiche dei prodotti sisa performa sono la resistenza, la stabilità dimensionale, la leggerezza, la traspirabilità, l’idrorepellenza, l’eco-compatibilità.
condivide l’idea, da un paio d’anni, gimoto, produttore di capi in pelle personalizzati, tra i più qualificati riferimenti del mercato nazionale e dall’esperienza centenaria.
ed ecco oggi i prototipi. realizzati di ecopelle sisa performa watertech pro 8, con uno spessore di 8mm, hanno un peso ridotto del 30% rispetto alla pelle bovina pieno fiore (1.2 – 1.3 mm) possono alloggiare protezioni omologate ce su spalle e gomiti, hanno la predisposizione per alloggiamento protezione schiena e contengono all’interno un gilet termico rimovibile.
il prodotto, insieme ad una gamma di abbigliamento da moto (immagine in allegato), è frutto di un progetto finanziato dalla regione lombardia per lo studio e la realizzazione di prototipi per l’abbigliamento da moto completamente green made.
partito nel 2009, il progetto si chiama moto+ (id13583039 “bando atp2009 per interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale” approvato con dduo n.6508 del 16/06/2009), coinvolge oltre a sisa e gimoto anche sic international, produttrice di resine poliuretaniche solvent-free, e il centrocot, primario istituto di ricerca e certificazione tessile. si tratta di un vero e proprio cammino di ricerca, che si concluderà con i test di idoneità di prodotto alla fine del 2011, attraverso due anni di prove differenziate e profonde e di analisi dei costi produttivi e di target.
le nuove moto guzzi v7
la moto guzzi del gruppo piaggio ha presentato la nuova gamma moto guzzi v7, ora declinata in tre allestimenti, due turistici e uno sportivo: v7 (la moto nella sua forma più classica), v7 special (dedicata a un turismo elegante e sportivo) e v7 racer (la ricercatissima versione sportiva).
tre motociclette del tutto inedite, più potenti, più veloci, ma sempre caratterizzate – dal punto di vista architetturale – dal bicilindrico trasversale a v di 90° con trasmissione a cardano che firma l’intera produzione moto guzzi, e dal telaio a doppia culla.
la nuova gamma v7 conclude – con una nuova straordinaria offerta di prodotto – l’eccezionale anno del 90° anniversario moto guzzi e un programma di iniziative culminato, a settembre, con le giornate mondiali guzzi. un raduno che ha portato a mandello del lario oltre 20.000 partecipanti giunti da ogni parte d'italia, d'europa e del mondo per celebrare il novantesimo compleanno del “marchio dell'aquila” fondato nel 1921 ed entrato a far parte a fine 2004 del gruppo piaggio.
la nuova gamma v7 è un ulteriore segno tangibile degli investimenti stanziati dal gruppo piaggio per i nuovi prodotti del marchio moto guzzi: oltre 40 milioni di euro previsti per i prossimi cinque anni, che si aggiungeranno agli investimenti sullo stabilimento di mandello del lario. i primi frutti di questo grande programma di investimenti non sono mancati: grazie ai nuovi modelli 2011 come la stelvio 1200 8v, la norge 1200 8v e le piccole v7 della precedente “generazione”, il marchio moto guzzi nei primi dieci mesi del 2011 ha infatti consuntivato una crescita del 31% rispetto allo stesso periodo del 2010, ancora più straordinaria se confrontata con un mercato europeo della moto che, contemporaneamente, ha fatto registrare un decremento dell’8%.
nuovo motore, design rinnovato, dotazioni inedite: moto guzzi v7 raggiunge la sua espressione più alta e cambia tutto per rimanere fedele al mito della v7 originale, la cui produzione in serie a mandello del lario iniziò nel 1966, e di tutti i successivi modelli accomunati da straordinario successo a livello mondiale.
il design della nuova gamma v7 racconta la discendenza storica del modello attraverso un mix di forme e volumi che richiamano le celebri antenate: dalla v7 750 special che ricorda nei fregi e nei fianchetti, alla v7 sport, che ha influenzato il serbatoio, principale novità introdotta nella nuova v7.
il nuovo bicilindrico moto guzzi 750cc che equipaggia la nuova serie v7 è stato completamente rinnovato, non solo nell’impatto estetico. aumentano potenza e coppia, diminuiscono consumi ed emissioni, cresce il piacere di guida. rispetto al propulsore precedente, la nuova unità ad alimentazione singola consente di avere una riserva di potenza e soprattutto di coppia motrice superiore al 10%, con consumi ed emissioni ulteriormente ridotte.
la ducati 1199 panigale
come hai visto, la ducati 1199 panigale è la moto più bella di eicma 2011. lo hanno decretato oltre 13.800 appassionati che hanno partecipato al concorso indetto dalla rivista italiana "motociclismo" che, come ogni anno, ha effettuato un sondaggio tra i visitatori attraverso una scheda da compilare direttamente in fiera.
la nuova 1199 panigale ha vinto il sondaggio in maniera netta e decisa, aggiudicandosi con il 53,4% dei voti seguita dalla mv agusta f3 (17% dei voti) e la husqvarna nuda 900r (3%).
la premiazione si è svolta a conclus
ione del salone, presso lo stand della rivista motociclismo, alla presenza di pier francesco caliari (ancma_eicma), piero bacchetti (edisport) e di gianandrea fabbro, il designer del centro stile ducati che ha dato forma a questa moto.
il premio alla "moto più bella del salone" è stato l' ultimo atto di una intensa settimana di esposizione ed eventi che ha visto circa 500.000 visitatori affollare i padiglioni della fiera di milano-rho, dando un positivo segnale di ripresa per un settore importante e trainante come quello del motociclo che sta particolarmente soffrendo l'attuale crisi economica.
la 1199 panigale combina il telaio monoscocca con il nuovo motore, il bicilindrico a l "superquadro", e con l'elettronica di derivazione racing. insieme, consentono di raggiungere un'impressionante potenza di 195cv per 164kg di peso a secco, con rapporti potenza-peso e coppia-peso mai raggiunte per una moto di produzione.
la ducati 1199 panigale sarà disponibile presso i concessionari ducati dai primi mesi 2012, ad un prezzo, chiavi in mano, a partire da 19.190 euro.
la borile fatta a mano
umberto borile & co, dopo la febbrile maratona all’eicma, annuncia che sono stati stipulati accordi con i concessionari in italia i cui nomi verranno comunicati nelle prossime settimane.
l’inizio delle consegne avverrà entro la fine di febbraio 2012. le moto, realizzate pezzo dopo pezzo con passione maniacale da umberto borile, hanno i seguenti prezzi: b450scrambler 12.700 euro, multiuso 4.700 e b500ricki 17.500 euro.
per le edizioni limitate: bastard (motore escluso) € 9.500, bastard gm € 16.000 bastard 450 € 16.000.
alberto bassi, amministratore delegato della borile afferma: “gli ottimi risultati ottenuti all’eicma hanno superato le aspettative. il successo decretato dalla presenza e dall’interesse dei giornalisti alla nostra conferenza stampa in apertura del salone, dall’affluenza dei visitatori e dagli accordi chiusi con i concessionari italiani per la vendita delle nostre moto, sono un ulteriore incentivo a lavorare con entusiasmo e passione, consapevoli di vendere moto esclusive a ottimi prezzi, dedicate a un pubblico che pretende la bellezza e la qualità con un occhio ai costi, e privilegia l’artigianalità italiana”.
la b450 scrambler è stata eletta da italia 1 una delle tre più belle moto del salone e il direttore di motociclismo l'ha a sua volta segnalata come la più bella novità del salone.
è la fine del 2010 quando, dall'incontro tra la famiglia bassi e umberto borile, nasce a vò euganeo la umberto borile & co, una nuova società che si pone l'obbiettivo di portare avanti la grande tradizione delle motociclette borile. alla guida della compagine societaria in prima persona umberto borile, storico fondatore della borile motorcycles, nel ruolo di presidente, e alberto bassi nel ruolo di amministratore delegato.
una storia, quella delle motociclette borile, che ha origini lontane e che prende vita in una piccola bottega artigianale a vò euganeo, vicino a padova.
nel 2011 è stato siglato un accordo con ducati per la fornitura dei gruppi termici dei motori 696 e del 1100, ambedue raffreddati ad aria e due valvole ciascuno.
sulle harley davidson con i vestiti riscaldati elettricamente
i motociclisti vanno tutto l’anno, ma per i mezzi-motociclisti che usano la moto solamente nella bella stagione la stagione si è allungata. la nuova collezione 2012 harley-davidson di capi riscaldati contempla diverse soluzioni per uomo e donna, che permettono ai motociclisti di continuare a viaggiare anche quando le temperature scendono.
per uomo c’è la dual-source heated jacket liner (giacca in tessuto poliestere per l’86%, spandex 6%, pile 8% e fodera in polymesh).
il collo presenta un classico taglio a camicia e la chiusura ha una cerniera. i polsini sono allungati con fori per i pollici che coprono la mano impedendo all’aria di entrare dalla manica. due tasche permettono la custodia di piccoli oggetti. unica personalizzazione è il discreto logo harley-davidson ricamato. peculiarità di questo capo è il riscaldamento interno che si attiva grazie a 5 pannelli gerbing microwire. la fodera si riscalda, collegandosi all’impianto di alimentazione da 12 v della moto oppure alla batteria al litio da 12 v ricaricabile.
poi ci sono i guanti dual-source heated gloves, di pelle con fodera in pile tricot. prezzo al pubblico consigliato iva inclusa 272 euro.
per le donne, il dual-source heated jacket liner, stesse caratteristiche della giacca per uomo ma con un taglio acconcio alle forme femminili. prezzo al pubblico consigliato iva inclusa 380 euro. i guanti da donna riscaldati costano 247 euro.
e la parte elettrica? batteria per guanti 126 euro, cavo di collegamento 25, termostato 127 euro, termostato portatile 76 euro, capi per calze e guanti 25, interruttore 19 euro, deviatore per più capi elettrici 13, spina con coassiale 8 euro.
gli interfoni midland senza lasciare il manubrio
midland bt next e il nuovissimo midland btx2 sono gli intercom bluetooth che consentono la comunicazione “moto a moto e pilota-passeggero”, l’utilizzo del cellulare e l’ascolto della musica, in totale sicurezza. grazie alla funzione universal intercom, unica sul mercato, per la prima volta sistemi intercom di marche diverse possono dialogare tra loro.
midland bt remote è il primo e unico telecomando bluetooth da manubrio nato per garantire la sicurezza e il comfort sulle strade.
con il midland bt remote si attivano e si comandano tutte le funzioni dei dispositivi midland bt next e btx2 senza togliere le mani dalla guida.
midland bt next è soluzione ideale sul mercato per chi vuole un intercom stereo bluetooth per le conversazioni in moto fino a 4 persone, con un raggio d'azione di 1,6 km.
infine per le comunicazioni di gruppo senza limiti di utenti bt next dialoga con il ricetrasmettitore midland g8bt per parlare fino a 12km di distanza.
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