(l’immagine qui sopra non riguarda l’incendio di rifiuti in campania).
quattro anni fa nell’articolo sulla campania infelix e sulla terra dei fuochi spiegavo questo:
campania infelix.
disperazione, siamo vittime, proteste, mozzarelle invendute, i bambini s’ammalano, le fabbriche del nord, la diossina, lacrime davanti alle telecamere, stop biocidio, il cognato con la leucemia, lo stato che fa, emozione.
passione disperazione partecipazione ed emotività sono vere. sono sentimenti autentici.
ma mi dicono: “le fabbriche del nord pagano la camorra per bruciare qui i rifiuti nei campi”.
ma mi ripetono: “lo hanno detto anche i pentiti della camorra. arrivano dal nord carichi di rifiuti industriali”.
ti dirò una cosa che non ti dice nessuno.
non è vero.
i “fuochi”, i “roghi” di rifiuti che in questo ultimo paio di anni hanno punteggiato la terra di lavoro sono prodotti in gran parte dalle aziende abusive della zona.
sono le latte vuote di vernice degli imbianchini “signò facimmo senz’a’fattura”; sono i ritagli di poliestere e pvc della fabbricazione delle borsette false di gucci prada louis vuitton; gli scarti della lavorazione delle magliette t-shirt vendute dalle bancarelle sui marciapiedi di forcella e di marcianise; i rifiuti dei panifici clandestini e delle estetiste che lavorano in soggiorno; la spazzatura dei laboratori sepolti nei sottoscala e dei negozi allestiti nella rimessa togliendo i motorini e l’auto; i bidoni e i tubi delle imprese edili fai-da-te che costruiscono le case da condonare in futuro.
e così via.
rifiuti prodotti a nola napoli acerra afragola giugliano villa literno maddaloni caivano parete qualiano.
e così via.
questo formicolare di attività commerciali e produttive clandestine non smaltisce per vie regolari.
non può smaltire con ricevuta e fattura.
non può andare all’inceneritore, alla discarica autorizzata, timbrare, “firmi il registro”. non può.
passa il furgone – anch’esso clandestino, come il laboratorio che produce i rifiuti – riempie il cassone con l’immondizia e rovescia in mezzo alla campagna; un fiotto di benzina, due fiammiferi e via.
questo mondo clandestino non vuole inceneritori, cementifici bruciarifiuti, sistri e altri sistemi ufficiali di controllo.
e farà di tutto – scenderà in piazza a protestare contro ogni soluzione pulita – per impedire che una parte della campania esca dal sommerso.
è così comodo essere vittime delle fabbriche del nord.
poi è vero: è vero che anche la camorra si libera in questo modo dei rifiuti dati dalle aziende dell’alta italia.
è vero che la malavita ha sepolto di qua e di là rifiuti industriali per anni, soprattutto negli anni ’80 e in parte negli anni ’90. per esempio, nei laghetti del litorale domizio e nella zona dei regi lagni.
ma i rifiuti industriali sepolti anni fa dalla camorra di cui parlano i pentiti sono (quasi sempre) un fenomeno diverso dall’attuale “terra dei fuochi” con gli incendi di spazzatura in mezzo ai campi coltivati.
quattro anni fa questo articolo aveva raccolto complimenti ma anche qualche lettore aveva commentato indignato scrivendo che io sono un infame, che i bambini malati, che l’ambiente, lo stato che fa.
ecco, quattro anni dopo, cioè nel maggio 2018, una notizia ri-descrive ciò che avevo descritto:
rifiuti: roghi campania, in 12 giorni controllate 100 aziende
(ansa) – napoli , 03 mag – “in 12 giorni di attività abbiamo controllato 100 aziende di cui 70 sono finite sotto sequestro che lavorano in nero e di conseguenza sversano illegalmente”. lo ha detto gerlando iorio, l’incaricato per il contrasto del fenomeno dei roghi di rifiuti nella regione campania. “con pattuglie miste – ha affermato – sono stati effettuati tra i 30 e i 35 controlli al giorno”. la sottoscrizione dell’accordo tra le polizie della città metropolitana di napoli e quella provinciale di caserta, si inquadra, come ha spiegato, nell'”attività di programmazione della cabina di regia che sta svolgendo un doppio ruolo e funzione negli ultimi mesi”. “sono azioni congiunte anche perché le risorse sono poche – ha sottolineato – e con le pattuglie interforze tra polizie locali provinciali ed esercito si individuano le aree e si controllano”. iorio ha ricordato che “sono 200 i soldati impegnati in queste attività di cui 100 su napoli e 100 su caserta”.(ansa).