Categoria: Storia
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desistenza. un vecchio articolo di piero calamandrei. da rileggere con attenzione.
calamandrei: “le persone benpensanti, questa classe intelligente così sprovvista di intelligenza, cambiano discorso infastidite quando sentono parlar di…”
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9 ottobre 1963. la strage del vaiont espressa in metri con un documento originale.
pubblico un documento originale disegnato nella notte fra il 9 e il 10 ottobre 1963 nella stazione di misura idrografica di segusino, lungo il piave: è la rilevazione idrografica dell’onda del vajont. metri 4,89, la misura della strage.
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oggi, 9 ottobre 1963, località vaiont.
oggi, 9 ottobre, ripubblico questo articolo del 2010 tre anni dopo, 50 anni dopo.questa sera, 9 ottobre del '63, alle 20,30 la gente di longarone si darà appuntamento in piazza, perché al caffè centrale (sulle mensole a specchio i liquori brotto, la targa del caffè bristot, sul muro l'insegna della birra pedavena) la tv in…
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sul filo della memoria. vaiont, 8 ottobre 1963, piove anzi scravazza.
8 ottobre 1963, ore 18,05. longarone, piove. la diga è un tappo altissimo di cemento chiaro – diaframma incomunicabile – che chiude la valle del vaiont.se mi sposto più a monte, verso perarolo, o più a valle, verso belluno, vedo comparire o scomparire la diga nel taglio verticale della valle stretta del vaiont, che nella…
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storia. quando la paura del treno scatena rivolte e sabotaggi. è il 1830.
la costruzione della ferrovia liverpool manchester nel 1830 svela un conflitto di visioni del mondo fra conservatori e progressisti. fra chi teme il cambiamento sociale e chi lo vuole accelerare. sabotaggi, aggressioni e proteste trovano alleati fra gli intellerruali.
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arte. la “mia” biennale. guida e consigli per una visita. (i giardini)
quadri da un’esposizione. prima parte di una visita accurata alla biennale di venezia: la sede dei giardini. con i miei banali e intestetici consigli sulle opere esposte.
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emigrare. due libri con la valigia. chi arriva, e chi lascia l’italia.
due libri di emigrazione. persone che chiudono la valigia, guardano intorno alla stanza vuota e in penombra, e se ne vanno mentre il panorama scorre. elena nemeş, poetessa romena, e gianni favarato, giornalista mestrino.
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evoluire.
la compagnia armatrice messina spiega che la nave jolly nero evoluisce nel bacino di evoluzione. proprio cosi. l’evoluzione è l’atto, la conseguenza, dell’evoluire.
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sterminio. i pensieri dei tedeschi mentre massacravano gli ebrei. una storia di oggi. l’ovvietà dell’osceno.
siamo in polonia, in masovia, alle porte di jòzefòw. un convoglio di autocarri si ferma poco lontano dal paese, ne scendono 500 uomini: soldati tedeschi, battaglione 101, polizia ordinaria dello stato. una storia di ovvietà dell’orrore.
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arte. dal comintern alla confindustria, il bello non ha ideologia.
non è un ossimoro. il logo dei convegni confindustria su “un mondo a rischio babele” è il bellissimo monumento alla terza internazionale comunista progettato nel 1919 dall’architetto sovietico tatlin