rinnovabili. conto energia. indiscreto. guerra ambiente-industria sugli allacciamenti.

oggi i ministri stefania prestigiacomo (ambiente) e paolo romani (industria, attività produttive, sviluppo economico) avrebbero dovuto firmare il decreto ministeriale a-due-mani sul quarto conto energia, cioè gli incentivi alla produzione di elettricità dai panneli solari fotovoltaici.

finora, non hanno firmato.
perché il testo non è "chiuso".
è in corso un braccio di ferro tra i due ministeri.

su che cosa lìtigano?

sul tema degli allacciamenti.

il testo di decreto messo a punto dal ministero dell'industria dello sviluppo economico dice che l'incentivo in conto energia ai pannelli fotovoltaici parte dal momento in cui i dispositivi cominciano effettivamente a immettere i chilowattora nella rete elettrica. non c'è un termine ultimativo per allacciare.
cioè i soldi si conteggiano a partire dall'allacciamento.

pro: si paga a chi ha istallato i pannelli solamente l'elettricità effettivamente prodotta.
contro: chi ha istallato i pannelli deve attendere che i tecnici dell'enel distribuzione (oppure di terna, per i grandi impianti) arrivino – con il furgone con la scala sul tetto e con la borsa di cuoio nero piena di attrezzi – per allacciare l'impianto alla rete. poiché l'incentivo con il tempo, ogni giorno di ritardo dell'allacciamento è un salasso. e non è difficile immaginare che, pur di non perdere denaro, qualcuno sarà pronto a *ungere* con carta filigranata perché gli elettricisti arrivino subito. (oppure qualcuno sarà pronto a chiedere di farsi *ungere* per accelerare la procedura).
c'è anche chi teme che una società elettrica con la rete di distribizione allacci subito gli impianti della casamadre e sia pigèrrima con quelli altrui. (un esempio giusto per capire, anche se improbabile: l'enel distribuzione con gli impianti dell'enel green power).

il ministero dell'ambiente, d'intesa con le regioni, ieri sera ha mandato all'industria allo sviluppo economico una controproposta.
gli incentivi si pagano a partire dall'allacciamento e in ogni caso entro 60 giorni dalla certificazione di completamento dell'impianto, che sia o no allacciato alla rete.

(non mi è chiaro come si possa conteggiare un incentivo se non è allacciato e perciò senza un contatore dei chilowattora prodotti)

pro: è uno stimolo a enel distribuzione, terna e alle altre società delle reti ad accelerare l'intervento.
contro: i consumatori pagherebbero sulla bolletta elettrica gli incentivi anche per elettricità fotovoltaica che non va ancora nella rete. inoltre qualcuno potrebbe avere interesse a certificare il completamento dell'impianto e poi a incassare l'incentivo senza curarsi che i pannelli vengano allacciati alla rete elettrica.

darò info e aggiornamenti non appena ne avrò.

aggiornamento delle 20,24: qui l'articolo in cui spiego che il contenzioso tra i ministeri non si ferma, la firma quasi sicuramente slitterà alla settimana prossima e il decreto potrebbe arrivare al consiglio dei ministri.

sul sole 24 ore (cartaceo) di domani sabato 30 aprile ci sarà il mio articolo aggiornato sulla vicenda.

aggiornamento di sabato 30 aprile: la battaglia tra romani e prestigiacomo e altre storie succose: qui l'articolo.

  • jacopo giliberto |

    sì, sergio; la proposta di premio per il prodotti italiani ed europei è stata accetata. e i cinesi saranno imbufaliti. ma dubito che il wto dirà qualcosa. non è un dazio, come i molti dazi che (al contrario) impone la cina…

  • sergio |

    La Regione Lombardia ha presentato un emendamento (recepito) per premiare (10%) gli impianti nostrani (europei). Ma il WTO non dirà nulla?

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