emissioni. rubate 268mila tonnellate di co2 italiana. i documenti.

rubate quote italiane di emissione di co2.
le notizie sono divergenti.
le quote di co2 sono state rubate dal registro italiano, dicono le fonti ufficiali. l’agenzia internazionale point carbon stima il furto di quote di anidride carbonica in quasi 268mila unità da una tonnellata l’una.

tuttavia pare che le quote italiane siano state rubate, sì, ma non da un registro italiano.

lo raccontavo un mese e mezzo fa in queste pagine e soprattutto in questo articolo su come funzionano le frodi sulle emissioni di andride carbonica, di cui qui sotto riporto un passo:

è successo in germania poche settimane fa. il registro tedesco delle emissioni di co2 (dehst, deutschen emissionshandelsstelle) è stato chiuso per due giorni come precauzione quando si è visto che i computer di alcuni operatori sulla borsa delle quote di emissione erano infestati da un virus "trojan" chiamato nimkey, il quale ruba i dati degli account.
ed è accaduto in romania: ha subìto un furto importante di quote di emissione la multinazionale del cemento holcim, la quale per via delle sue emissioni e del suo impegno ambientale deve operare sul mercato europeo degli scambi di co2.
riferisce l'agenzia specializzata point carbon che dall'account romeno della holcim sarebbe sparita una bella fetta di diritti di emissione: 1,6 milioni di tonnellate.
una tonnellata di emissioni vale in media 15 euro. al gruppo cementiero sarebbero stati involati così circa 23-25 milioni di euro.
la polizia romena ha aperto un’inchiesta.
la holcim ha messo nel suo sito un "chi l'ha visto" con i numeri identificativi delle quote trafugate.
si è scoperto che un milione di tonnellate era stato trasferito in un conto ambientale nel lichtenstein, e da lì (pare) a praga, parigi e londra.
altre 600mila tonnellate involate alla holcim sono state inseguite e rintracciate, e torneranno nel conto ambientale della società. erano finite nel conto ambientale di una società depositata in italia con account ecologici nei registri nazionali di emissione in italia e in inghilterra.
intanto la borsa italiana delle emissioni, seguita dal gestore dei mercati energetici, è chiusa dal 1° dicembre per il sospetto di una frode carosello sull'iva. frode tipica di altri settori, come nell'intermediazione delle auto, nei telefonini, nelle commodity. e ora anche nel mercato ambientale dell'anidride carbonica.
qualche speculatore avrebbe comprato diritti di anidride carbonica in un mercato europeo che non applica l'iva e li avrebbe rivenduti in italia fatturando il 20% in più di iva, poi non versata.
quello delle truffe carosello sull'iva ecologica è un problema ricorrente da un paio d'anni in tutta europa, e difatti la francia, la spagna e la germania (che ne sono state colpite) hanno tolto l'iva dalle transazioni dei diritti di emissione. la gran bretagna, che per casi di truffe carosello aveva tolto l'iva, ha ripristinato l'imposta, ma con lo strumento del cosiddetto reverse charge: l'iva viene versata all'erario non dal venditore (com'è prassi) bensì da chi acquista il bene.
lo stesso principio di reverse charge è allo studio in un comma dentro al decreto milleproroghe su cui sta lavorando il sottosegretario allo sviluppo economico stefano saglia. potrebbe entrare in vigore a metà gennaio.
stamane le associazioni industriali energìvore andil-assolaterizi, assocarta, assofond, assomet, confindustria ceramica, assovetro, ca.ge.ma, federacciai sono intervenute sul tema.
che cosa succede adesso?

dopo le frodi, stanno riaprendo le borse europee per gli scambi di quote. scrive l'olandese climex in una nota agli associati:

the dutch, british, german, french and slovakian national registries will re-open today, friday 4 february. the climex trading platform, like other exchanges, will remain closed until further notice. on 19 january the european commission suspended all national registries for transactions due to a number of serious security incidents. all member states had to prove by means of an independent security audit that their registry was sufficiently secured.
for more information we also refer to the website of the european commission http://ec.europa.eu/clima/news/index_en.htm and the websites of the national registries. our staff is available to answer your questions during regular office hours.

il problema è che emergono nuovi casi. come osserva  point carbon,

bluenext on thursday said it will stop members trading 267,991 euas taken from italy’s registry.
in a note to members, the paris-based exchange, which reopened for trade on friday following a two-week suspension, said it would block the transfer of nearly 2.9 million allowances that it said were “in question.”
the figure includes 1 million from romania, believed to be stolen from cement company holcim, 1.3 million understood to be lifted from brokers blackstone’s czech account, 300,000 from cement company halyps’ greek account and 267,991 from the italian registry.
it is the first time that allowances taken from the italian registry have been said to be under suspicion.
a spokesman for the exchange was cautious about labeling any of the units stolen, but said the bourse would block any attempt by its members to deliver them to each other.
the euas from the italian registry appear to have gone missing around november, about the same time as holcim’s credits in the romanian registry, and can be found here – http://www.greta.sinanet.apat.it/docs/suspect_blocks_24nov2010.xls.
no-one was available from the italian ministry or carbon registry
at time of press.

il 3 febbraio la borsa francese delle emissioni, bluenext, ha pubblicato questa nota, che puoi scaricare nella versione integrale e originale cliccando qui.

paris, 3rd february, 2011 – bluenext announced today that trading will resume on its spot market from 8am (cet) tomorrow, the 4th february 2011. this follows the french registry’s announcement earlier today that it would re-open then as well. previously, on the 19th january 2011, bluenext announced the launch of its “safe harbour initiative” and the suspension of all spot trading on the exchange. this was the first of a series of measures that they took to counter recent events that have affected a number of the national carbon registries and the market as a whole. this refers specifically to the allegedly stolen carbon units from the romanian, czech republic, greek, italian and austrian carbon registries.