la fermata delle importazioni di metano dalla libia dà diversi spunti di considerazione.
ne raccolgo due, di segno opposto ma al tempo stesso simile.
due contributi: uno di marco pigni, che mi ha mandato le sue osservazioni via posta elettronica; l'altra considerazione è del lettore gianluca, già pubblicata come commento a un mio articolo su queste pagine.
scrive marco:
piccola riflessione al volo ed a caldo.
ennesima e gravissima crisi geopolitica e petrolifera in nord africa ed medio oriente: petrolio alle stelle, speculazione scatenata, gas metano a rischio razionamento. la borsa italiana misteriosamente ferma per tutta la mattina oggi per non meglio precisati guasti e malfunzionamenti “tecnici”, quando i titoli energetici “fossili” erano in caduta libera.
e non è che viene in mente a qualcuno di dire che le fonti rinnovabili possono svolgere un ruolo di essenziale e prezioso in tutta europa e a maggior ragione in italia di affrancamento dalla dipendenza energetica da fonti fossili di provenienza sempre più da zone geopoliticamente assai a rischio (vedasi libia, algeria, egitto – ma anche la russia per altri motivi non può definirsi realmente paese affidabile).
non è che questo vale di più di qualche mezzo punto percentuale di aumento in componente a3 della bolletta. che ribattono i detrattori ed i nemici dell’energia verde a questa specifica critica? che facciamo sciacallaggio e che strumentalizziamo la notizia? nooo, non mi convincono.
e se ne ricorderanno in fase di scrittura del testo definitivo del decreto legislativo rinnovabili di recepimento della direttiva 28/2009/ce, gli estensori del suddetto testo.
io voglio credere di si.
meditiamo gente, meditiamo…
gianluca ha detto:
fantastico. siamo l'unico paese in europa a non aver voluto centrali nucleari (sicure). ora compriamo energia a caro prezzo da chi la produce con le centrali nucleari a pochi chilometri dai nostri confini (francia) oppure da dittatori folli che in passato si è dovuto assecondare per paura che ci tagliassero le forniture. abbiamo voluto realizzare il sogno di mattei senza mattei e senza i presupposti di stabilità che allora lo mossero in quella direzione. bel risultato.