rinnovabili. conto energia. ecco i pareri dei lettori. termometro dell’umore (pèssimo)

raccolgo qui i commenti scritti dai lettori negli ultimi giorni nei diversi articoli di queste pagine dedicati alla vicenda del quarto conto energia.

29 aprile

sergio
la regione lombardia ha presentato un emendamento (recepito) per premiare (10%) gli impianti nostrani (europei). ma il wto non dirà nulla?

gianni
attenzione !!! in vista un'altra sorpresa : l'entrata in esercizio non a decorrere dalla data di connessione alla rete elettrica … dalla data di rilascio della licenza di officina elettrica da parte dell'agenzia delle entrate, il che significa ulteriori 60/90 gg. informativa del 05.04.2011 protocollo n. 39218/ru agenzia delle dogane. vedere anche il link del gse spa, documento in data 26.04.2011.

30 aprile

jacopo giliberto
sì, sergio; la proposta di premio per il prodotti italiani ed europei è stata accetata. e i cinesi saranno imbufaliti. ma dubito che il wto dirà qualcosa. non è un dazio, come i molti dazi che (al contrario) impone la cina…

ennio fantini
inostri politici non perdono occasine per dimostrare la sua incompetenza totale

dino dini
stanno devastando quello che con poco era ripristinabile, quanti potenziali interessati avranno paura a muoversi viste queste indecisioni e ripensamenti!
ma vi sembra una classe di governanti questa? solo pronti ad accapparrarsi tutti i soldi possibili e fare i loro interessi che schifo

giuseppe vatinno
jacopo, come tu ben sai, la storia delle "tensioni" tra i due ministeri, cioè ambiente e sviluppo economico (se non quando con le infrastrutture) sono storiche e al di là di destra/sinistra; ricordi bersani e di pietro che "litigavano" con pecoraro scanio? del secondo ne ho testimonianza diretta avendo dovuto io mediare personalmente come consigliere di di pietro per l'ambiente e come ecologista…comunque la prestigiacomo mi pare abbastanza il "linea" con il governo, seppur abbia una sua linea ecologista e si sia impegnata contro i tagli indiscriminati al ministero e alle rinnovabili.
resp. ambiente di alleanza per l'italia

jacopo giliberto
giuseppe, è vero. mi hai ricordato pecoraro scanio!
(adesso da italia dei valori sei passato ad alleanza per l'italia, cioè con rutelli).

stefano
nell'estate scorsa, dopo aver assistito numero persone fisiche ed imprese, a realizzare i loro impianti di produzione di energia mediante la trasformazione fotovoltaica della radiazione solare,ebbi la malaugurata idea di pensare di realizzare un impianto mio. trovo un paio di siti idonei e lascio una caparra, faccio le domande all'enel, 3 respinte perché le linee sono sature ed una viene accolta. preparo il progetto per un impianto a terra di 700 kw ed il governo dopo poco più di un mese blocca il 3° conto energia, che doveva durare 3 anni. avevo già ipotecato casa mia e versato l'equity per il leasing, pagato il progetto, il geologo, la caparra per il terreno, il frazionamento, l'enel per tre connessioni di cui due a vuoto. inizia il balletto, le banche bloccano tutto, la nuova legge non si sa cosa prevederà, a terra ?!? facciamo le serre ?!? su wikileaks escono dei documenti da cui si evince che il governo prende mazzette dalla francia e dagli stati uniti per appaltare le centrali nucleari coi soldi creati in bolletta per le rinnovabili. mi documento, ed è vero, ma nessuno denuncia, silenzio più totale, studio un po la cosa, loro gli impianti li han fatti dove come gli è paruto farli, adesso mettono lacci e lacciuoli, escono diecimila personaggi senza nessuna credibilità morale o scientifica ad attaccare le rinnovabili, è un fuoco di fila, il gse tira fuori cifre assurde che poi tutti verranno smentiti, però è un bailamme finchè non avviene fukushima. mi dispiace per i giapponesi ma mi vengono incontro ed a quel punto, sulla spinta di qualche squalo che per sbaglio ha investito sull'energia pulita e che è rimasto indietro, si spera il governo lasci le cose così fino alla fine dell'anno. invece no, i morti si seppelliscono presto, romani ha preso le stesse bustarelle di scaiola e galan e la prestigiacomo che in un moto di orgoglio cerca di mediare viene definita una matta. adesso non so più che fare. io non avevo nessuna fiducia, sapevo di perdere solo del tempo dietro questi, questo paese un po lo conosco e so che certi business sono combilati a tavolino, fa schifo e fa vomitare, per curare mio figlio devo rivolgermi all'estero a mie spese perchè i fondi in italia sono usati per reggere il codazzo clientelare e incapace. mi sono rotto i coglioni.

jacopo giliberto
(mi scuso con i lettori, ma dalla lettera di stefano ho dovuto ritoccare un paio di parole decisamente molto forti, per quanto condivise)

diego
ho realizzato diversi impianti fotovoltaici tutti su copertura e tutti tra i 50 ed i 200 kwp; quelli che chiamano "piccoli" per un totale di oltre 1 mwp. sebbene contrario al 4° conto energia così come strutturato ritengo che ogni norma che impedisca ai furbi di recepire incentivi non dovuti sia ben accetta. secondo me il compito di eseguire le verifiche dovrebbe spettare ad un ente come il gse con tecnici superpartes ed indipendenti ma si sa che in italia prima si fanno scappare i buoi e poi si costruiscono i recinti.

1° maggio

achille artioli
egregio sig. giliberto occorre fare chiarezza e anche molto bene sul fatto che gli impianti fotovoltaici percepiscono denaro, ovvero incentivi, sul computo dell'energia effettivamente prodotta. purtoppo e fin troppe volte in questi ultimi tempi la dinamica dell'incentivo viene descritta dai media in modo tale da suscitare l'idea nell'opinione pubblica che il gse incominci ad erogare l'incentivo ai soggetti responsabili (i proprietari degli impianti) a partire dalla data di dichiarazione o certificazione/asseverazione di fine lavori. tutto questo è falso. il problema è un altro: chi fa un investimento nel fotovoltaico ha bisogno della certezza del valore dell'incentivo al quale il suo impianto sarà ammesso nel momento in cui verrà allacciato alla rete elettrica ed incomincerà a produrre energia elettrica. l'aspetto da risolvere è quindi quello relativo alla modalità con la quale l'impianto fotovoltaico sarà ammesso ad una determinata tariffa. a mio personale parere la cosa più sensata da fare è quella di fissare il valore della tariffa incentivante che l'impianto inizierà a percepire nel momento in cui entrerà in funzione con la dichiarazione di fine lavori che dovrà prevedere la redazione di una serie di documenti tali per cui i temuti furbetti non avranno vita facile ed al contempo pene esemplari che prevedano l'esclusione dalla tariffa incentivante per coloro che producono documenti falsi e dichiarazioni mendaci. grazie per l'attenzione, achille artioli

giuseppe
"c’è il rischio di autocertificazioni farlocche o di certificazioni fasulle, per anticipare l’erogazione degli incentivi."
attenzione a non creare ulteriore confusione in un momento già caotico: il sistema incentivante in italia è basato sulla remunerazione dell'energia prodotta. niente energia, niente soldi.
– gli incentivi si ricevono solo una volta che l'impianto è entrato in esercizio, e vengono erogati dal gse che ne certifica l'importo;
– la data di entrata in esercizio è dichiarata da enel, e non è mai stata possibile oggetto di autocertificazione;
– l'autocertificazione è entrata in gioco solamente per l'unica fase totalmente a carico del titolare dell'impianto, ovvero la fine dei lavori nel can
tiere.
l'eventuale comportamento fraudolento di certificare una fine lavori prima che si sia effettivamente terminato il cantiere può servire a rientrare in un migliore scaglione di tariffe, ma non anticipa l'arrivo dei soldi, che non sono comunque erogati se non ad impianto in esercizio.
ma non mi stupisco di quanto detto dal mse: niente di meglio per sostenere una tesi falsa che diffondere altrettanto false possibilità di malversazione e falsi dati. ahinoi.

massimo
a me appare evidente l'inadeguatezza di alcuni ministri che rivestono ruoli chiave per il paese. romani va in tv e si scatena in una gazzarra con un altro rappresentante istituzionale chiamandolo buffone, poi di un suo collega ministro dice che è una matta…..boh

diego
un esempio. impianto da 141 kwp costo 499,000/00 €uro tutto autofinanziato ed ultimato il 16 dicembre 2010, collegato da enel 12 febbraio 2011, energia prodotta da quella data oltre 36.000 kwh. pratiche enel. utf, enel distribuzione e gse ultimate, incentivi elargiti ad oggi 0. veramente da stare allegri!!!

andrea
in novembre 2010 ho rifatto la copertura del tetto di casa mia e ho installato un impianto di circa 19 kwp. ho dovuto aspettare fine febbraio per l'allacciamento dell'impianto, comunque a tutt'oggi la pratica gse risulta ancora in lavorazione e non è ancora pervenuta alcuna comunicazione in merito ne a me ne alla ditta installatrice.mi hanno detto che le pratiche al gse vengono esternalizzate e che i tempi di risposta variano a seconda dei soggetti incaricati.
c'è da preoccuparsi?

fabiano
lavoro nel settore dell'installazione degli impianti fotovoltaici medi e piccoli, occupandomi anche della parte burocratica necessaria. spesso mi interfaccio con gse, enel, utf, ecc… la costante di questi attori nel loro ruolo è quello di attendere sino alla scadenza (es. 60 giorni, 90 giorni…) prima di effettuare il loro intervento, approvare le varie istanze o esaminare le copiose documentazioni che richiedono. spesso, ad es. in enel, mi dicono che i tempi per approvvigionarsi del materiale necessario ad effettuare i collegamenti in parallelo alla rete pubblica sono lunghi (oltre un mese), anche per quelli più scontati come i cavi, o i misuratori (contatori). cose se vogliamo banali ma per loro bloccanti. constato quindi che questi enti hanno una efficienza organizzativa irrisoria rispetto a quella richiesta nell'industria privata, per cui occorrerebbe mettere mano anzitutto alla gestione industriale di essi, alla mentalità di chi li guida: qui si che il "lean manufacturing" è assolutamente indispensabile, attuato con i fatti, non con le parole! servono manager veri.

gianfranco ferrari
perchè ancora i pannelli fotovoltaici quando già c'è la vernice fotovoltaica, brevettata in italia, costa la metà rispetto ai pannelli a parità di produzione?

giovanni b
se i nostri policiti fossero più competenti non avrebbero portato, come invece hanno fatto, la nostra italia, nostra, di noi lavoratori, nel baratro. complimenti! pensano solo ad arricchire loro stessi e il loro parentado, giocando sulla buona fede dei loro elettori

carla
lo stato italiano spende milioni per agevolare la produzione di energia elettrica da biogas.
senza rendersi conto che questi impianti trasformano in letame le materie nobili (mais, grano, orzo, ecc.) per la cui produzione occorre un ingente dispendio di energia da petrolio.
alla faccia della fame nel mondo e del debito pubblico, si sprecano risorse inestimabili per arricchire pochi sconsiderati pseudo-agricoltori, titolari di impianti giganteschi per la produzione di energia "pulita" ottenuta con enorme dispendio di energia "tradizionale".
a qualcuno frega qualcosa, in italia?

2 maggio

rosario
gianni letta esprime un criterio logico espresso da me nel testo qui di seguito riportato del 26 aprile 2o11

gentile sindaco,
consapevole dell’attenzione e dell’impegno che fin dall’inizio ha voluto dedicare alla nostra iniziativa, ho sentito la necessità di scriverle confidando nelle sue note capacità di relazionarsi con provincia e regione del nostro territorio al fine di anticipare, se possibile, questa mia ai due relativi presidenti, prima della discussione del quarto conto energia previsto per questa settimana.
parli a loro del nostro progetto come esempio d’integrazione agro – industriale proiettato all’expo 2015, coerente con l’art. 12 comma 7 del d. lgs. 387/2003, l’unica tipologia di fotovoltaico a terra che prevede il sostegno all’agricoltura, oggi inspiegabilmente criminalizzato.
abbiamo progettato un investimento di 37.300.000€ per la bonifica, la ristrutturazione e la riconversione della produzione agricola ed un sostegno economico per i primi 5 anni per gli stipendi di 48 unità di settore, per la maggior parte giovani tecnici, assunti a tempo indeterminato.
se il nuovo conto energia non dovesse rientrare nelle logiche dei tempi di attuazione e nel rispetto delle leggi che regolano il nostro sistema di vita e di lavoro, dove il diritto si acquisisce con il contratto iniziale e non successivamente, mi vedrò costretto a ricorrere nelle sedi opportune per far valere i diritti acquisiti.
non è tollerabile l’arroganza con la quale s’impone la sospensione indiretta di un diritto già acquisito, non è tollerabile modificare le regole di un sistema complesso senza avere la lungimiranza delle conseguenze, non è tollerabile sovvertire le logiche di un rapporto di lavoro che in tutti i casi acquisisce i diritti reali all’inizio e non alla fine: e, mi chiedo come possiamo avere la presunzione di esportare una democrazia che di fatto non abbiamo.
grazie, gentile sindaco per l’attenzione e per il tempo che mi ha dedicato,
cordialmente
rosario cuccaro

goldwing98
ho costruito un impianto fotovoltaico sul tetto di casa mia (6,4 kw).
ho concluso i lavori a marzo; a fine aprile l'enel non è ancora arrivata a certificare i lavori e ad eseguire l'allaccio.
e così ho perso l'incentivo di di 35 cent a kw; l'incentivo di maggio sarà di 34,1 cent.
riuscirò a beccare almeno quello?
intanto questo cent in meno mi costerà circa 120 euro l'anno, cioè 2400 euro nei 20 anni di durata degli incentivi.
sperando che l'enel arrivi almeno a maggio…

ennio fantini
prestigiacomo/romani litigano questo il motivo perché non si decide sulle rinnovabili,assurdo

guseppe
sono un imprenditore dico che è
una vergogna!!!

diego
mi sembra che siamo alla follia. l'enel scrive una cosa ma ne fa un'altra. come nei miei post precedenti confermo che mai l'enel rispetta i tempi. sto concludendo un nuovo impianto da 90 kwp (autoconsumo)mi sa che per vederlo allacciato dovrò attendere il 5° se non il 6° conto energia. inoltre enel dovrebbe chiarire che i 60 giorni sono lavorativi (!!!) e non solare che pertanto corrispondono a circa 90 giorni reali. eppure sarebbe così facile essere seri………..

pier luigi caffese
diamo i contributi solo a chi stocca.dopo compriamo il peak energia a certe ore e lo paga il consorzio stoccaggio-refuels che
è quello del mio progetto lago di mare di 16 twh cioe' 600 gw di produzione e 400 gw per refuels.leviamo enel,lavoriamo solo con chi stocca,altrimenti il ft ci costa 160 miliardi per appena 30 gw,contro i miei 600 gw che costano 17 miliardi.terna-enel se vogliono aderiscono al consorzio stoccaggio perchè non sanno progettare che 15 gw di idro pompaggio
,copiando male il mio progetto.loro usano gli invasi con poca acqua,mentre io uso il mare, ma esigo rispetto che non mi copino,rovinando tutto.

achille artioli
egregio sig. giliberto mi permetto inoltre di esprimere le mie obiezioni su ciò che le ha riferito il ministero dello sviluppo economico:
1) "l'enel non rilascia le certificazioni di fine lavori e di adeguatezza dell'impianto fotovoltaico."
2) "né l'enel né il gestore dei servizi energetici (gse) hanno strumenti e personale per gestire la mole di lavoro che servirebbe per fare le certificazioni di fine lavori."
3) "per la prima volta con il decreto salva-alcoa dell'estate scorsa è stata separata la fine-lavori dall'allacciamento dell'impianto."
relativamente ai punti 1,2 e 3 ritengo che non debba essere l'enel a certificare la fine dei lavori, ma il soggetto responsabile o chi da esso incaricato…. in che modo?
a) con documentazione fotografica che documenti cronologicamente l'avanzamento dei lavori, dallo stato iniziale (prima dell'inizio dei lavori), allo stato finale (fine dei lavori e realizzazione e posa dell'impianto e delle infrastrutture ad esso annesse)
b) con documentazione fiscale amministrativa ddt e fatture relative ad acquisto dei moduli fotovoltaici con numeri di matricola, degli inverters con numeri di matricola.
c) proprio perchè e' già stata fatta un'esperienza procedurale nella quale è stata separata la fine-lavori dall'allacciamento dell'impianto, mettere in atto tutte quelle azioni per migliorarne ed ottimizzarne l'efficienza.
4) "la posizione dell'ambiente, che fissa il limite di 60 giorni dalla fine lavori per acquisire i diritti sugli incentivi, può configurarsi come un danno soprattutto per i piccoli impianti, i quali quasi sempre sono su aree già servite dalla rete elettrica (case, capannoni e così via) e quindi con la cabina elettrica molto vicina."
5) "non a caso il 99,7% degli allacciamenti fatti dall'enel (si veda la lettera dell'enel che ho pubblicato il 30 aprile in queste pagine) avviene entro i termini previsti dal tica (testo integrato delle connessioni attive), e comunque in genere l'allacciamento avviene entro 30 giorni dalla fine lavori."
relativamente ai punti 4) e 5) se l'impianto insiste su di un'area già servita dalla rete elettrica in termini di linee di trasporto e cabine non capisco perchè si debba configurare un danno. a maggior ragione ha più probabilità di essere allacciato entro i fatidici 60gg visto e considerato che il 99,7% di questi viene allacciato in meno di 30gg
6) "il tica prevede comunque sanzioni per i ritardi delle società di distribuzione nell'allacciare gli impianti."
per il 6) ho già scritto cosa penso
7) "poiché la riduzione dell'incentivo è mensile, imporre il termine di 60 giorni contro la media attuale di 30 significa far passare nello scaglione successivo (e inferiore) di incentivo gli impianti che vengono allacciati."
sul punto 7) mi viene da piangere a leggere certe affermazioni che esprimono e denotano grande ottusità. ora, se prevedo per legge che nella peggiore delle ipotesi il mio impianto fotovoltaico può essere ammesso, quando entrerà in funzione, a percepire la tariffa incentivante dello scaglione relativo a quello del sessantesimo giorno successivo al quale ho comunicato la fine dei lavori, al contempo non escludo che lo stesso impianto possa essere ammesso alla tariffa incentivante dello scaglione precedente se nel frattempo enel o chi per essa ne esegue l'allacciamento!
il senso di questo punto deve servire soprattutto a garantire un orizzonte di tempo sufficientemente ampio in cui l'esistenza del corrispettivo economico spettante è assicurato e consente a noi operatori di pianificare gli investimenti, senza dover rischiare, proprio perchè le tariffe subiranno una riduzione di mese in mese, di legare il valore dell'incentivo alle tempistiche di allacciamento dell'enel quando sappiamo che è oberata e satura di lavoro come asserito anche dallo stesso ministero al punto 2)
8) "la proposta dell'ambiente impone burocrazia aggiuntiva per i piccolissimi impianti, come la comunicazione del numero di serie dell'inverter e altre cose simili."
sul punto 8 mi lasci affermare l’assunto che a piccolo impianto corrisponde piccola burocrazia, visto e considerato che comunque il numero di serie dei moduli fotovoltaici devono comunque essere comunicati, cosa sarà comunicare anche quello dell’inverter, produrre 3 fotografie ed allegare un ddt ed una fattura.
sig. giberto comunichi lei queste obiezioni al mise e mi faccia sapere cosa rispondono grazie

victor
semplicemente incommentabile. come al solito visto che non sono in grado di controllare niente preferiscono danneggiare tutti. per il salva alcoa hanno avuto ad oggi 122 giorni per controllare gli impianti che eventualmte non siano ultimati, quanti ne hanno controllati e a quanti hanno revocato il beneficio della tariffa scaduta il 31/12/2010? mi piacerebbe saperlo.
mi domando ma quando si è trattato di scegliere il responsabile dello sviluppo economico ed i relativi dirigenti qui, quo e qua erano già impegnati?
quoto al 100% il sig. artioli.

jacopo giliberto
victor, mi risulta che il gse ne abbia già controllati due terzi (dovremmo aggirarci su più di 30mila controlli per oltre 50mila impianti, ma sono cifre spannometriche, giuto per capirci).
a quanto ho capito, quelli non in regola risultano nell'ordine del 7%.
e il gse porta le carte in procura per quelli fuorilegge.
queste sono indicazioni sommare, nei prossimi giorni voglio proprio entrare su questo tema con i numeri giusti.

walter
sto aspettando la visita di sopralluogo dell'installatore che sentirta la mia situazione di appartamento in condominio e' molto riluttante nel procedere per presunte complicazioni sull'installazione da parte dei condomini stessi!
infatti non si e' piu' fatto sentire da piu' di un mese!

3 maggio

bruno gozzelino
commissionato impianto fv a luglio 2010, installato comunicazione fine lavori fine nov 2010, ad oggi ancora da allacciare alla rete enel,tempi medi per percepire i primi contributi 60 gg lavorativi da inizio pratica gse, quindi dopo allaccio.
soldi anticipati all'installatore 70000 euro
a saldo solo il 10%)oltre 2100 euro per opere di connessione dovute ad enel ,già pagate ma di lavoro niente, ditemi se non sono un pirla a credere che lo stato aiuti i suoi cittadini onesti

roberto rabacchi
concordo con victor e artioli.
la proposta dell'ambiente, (in mancanza di soluzioni migliori che competerebbe allo stato/enel offrire) è sensata poichè se si vuole veramente far partire (o non ostacolare) l'intero settore occorre dare certezze che assicurino investimento. il ministro dello siluppo ( o controsviluppo) ha già fatto abbastanza danni; dilettante o in malafede? mah, non mi interessa, comunque dovrebbero metterci uno competente, o che ascolta i bravi competenti.

giuseppe romani
sono un libero professionista che con altri colleghi ho fatto una società per autorizzare un parco fotovoltaico da 48 mw in zona gricola. ottenuta stmg, abbiamo lavorato sei mesi, speso un sacco di soldi, progettato una stazione da 380.000 volt per terna, consegnato il progetto in regione veneto il 16 di febbraio e poi il governo ci ha detto che le regole che noi abbiamo seguito e rispettato, non solo non erano più valide, ma addirittura erano retroattive.
c'è qualcuno in grado di spiegarmi a chi devo chiedere i danni per tutti i soldi spesi e andati in fumo?

  • bruno |

    Grazie Governo che in maniera equa e lungimirante cambi le regole nel volgere di pochi mesi infischiandoti di chi su queste regole investe il proprio denaro e tempo facendone un attività per il sostentamento quotidiano.Probabilmente l’anno scorso i ns tecnici nello scrivere il III conto energia non erano in grado di analizzare il mercato.
    Perchè tali personaggi non vengono buttati fuori e perdono il posto di lavoro come noi normali cittadini.
    Chi ha il coraggio di rispondermi? ( la domanda è rivolta a chi occupa e prende simili decisioni
    Grazie Bruno

  • stefania vercelli |

    A luglio 2010 decido di acquistare due terreni agricolo (incolti)che uniti ai miei verranno utilizzati per la realizzazione di un impianto fv a terra,richiedo la connessione ad Enel(costo richiesta preventivo Euro 1500) che accetto alla modica cifra di Euro 17000,condizione indispensabile per procedere all’iter autorizzativo,preparo relazione geologica,paesaggistica,agronomica,relazione impatto acustico,relazione con scavi archeologici!!! varie integrazioni per rispondere ai pareri più assurdi venuti in mente a tutti gli enti interessati,progetto elettrico e urbanistico a parte, presento domanda in provincia il 10 febbraio 2011 al 3 marzo il ns governo cambia tutte le regole autorizzative (e il conto energia su cui si regge il progetto) con valore retroattivo al 1 gennaio 2011.A chi devo chiedere i soldi fin qui investiti su una normativa approvata pochi mesi prima e su un conto energia che doveva durare fino al 2013.Gradirei una risposta o almeno un commento
    Grazie Stefania

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