questa sarebbe la norma che è stata portata al preconsiglio dei ministri e aggiunta all’articolo 33.
il consiglio dei ministri comincia alle 15
10. allo scopo di ridurre il costo finale dell’energia per i consumatori e le imprese, a decorrere dal 1° gennaio 2012, tutti gli incentivi, i benefici e le altre agevolazioni comunque gravanti sulle componenti tariffarie relative alle forniture di energia elettrica e del gas naturale, previsti da norme di legge o da regolamenti, sono ridotti del 30% rispetto a quelli applicabili alla data del 31 dicembre 2010.
11. in attuazione del comma 10, con decreto del ministero dello sviluppo economico, adottato su proposta dell’autorità del gas e dell'energia elettrica entro 90 giorni, è rideterminata l’entità degli incentivi, benefici e agevolazioni.
(chi copia, linki la fonte. grazie)
aggiornamento delle ore 17.
questa misura, voluta dal ministro roberto calderoli, consentirebbe un taglio del 3% delle tariffe elettriche.
le voci interessate sono le tariffe cip6, il conto energia per il fotovoltaico, il decomissioning delle centrali nucleari e altro.
“siamo di fronte ad un governo di pazzi. non ci sono altre parole possibili, di fronte alla proposta di calderoli di inserire nella manovra un emendamento che colpirebbe a morte le energie rinnovabili. Ma questi qua hanno un'idea di dove sta andando il mondo o no? uscito di scena il nucleare, l'italia dovrebbe raddoppiare gli sforzi per le rinnovabili: e questi, invece, pensano bene di affondarle. vanno fermati, prima che per l'italia sia troppo tardi”: questo il commento di fabrizio vigni, presidente nazionale degli ecodem.
aggiornamento delle ore 18,15.
interviene anche l'assoelettrica, l'associazione dei produttori di corrente elettrica.
ecco il loro comunicato imbufalito:
assolettrica esprime sconcerto e preoccupazione per l'ipotesi avanzata nella bozza della manovra presentata oggi in consiglio dei ministri, secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, di procedere al taglio indiscriminato del 30 per cento degli incentivi a favore delle fonti rinnovabili.
è di poche settimane fa la revisione del sistema di incentivi per il fotovoltaico: rimettere oggi in discussione una norma frutto di una mediazione faticosamente raggiunta vuol dire togliere ogni certezza agli investitori, colpendo un intero comparto industriale nazionale e danneggiando la credibilità del nostro paese di fronte agli investitori internazionali.
assolettrica ribadisce che un quadro regolatorio stabile nel tempo è condizione indispensabile per favorire gli investimenti necessari a dotare l'italia delle infrastrutture energetche di cui ha assoluto bisogno e si augura che ci sia un ripensamento su una decisione che comporterebbe conseguenze drammatiche per l'intero sistema energetico nazionale.
aggiornamento delle 18,40.
ecco il commento di vittorio cogliati dezza, presidente della legambiente:
che la bozza della manovra entrata in consiglio dei ministri contenga anche un taglio del 30% di alcune voci che appesantiscono le bollette elettriche a partire dal 2012, potrebbe essere anche una bella notizia. Sarebbe ora, infatti, di eliminare i costi inutili in bolletta per le spese per il decommissioning delle centrali nucleari e del cip6 per le assimilate.
certo, sarebbe invece assurdo andare a colpire il settore delle vere rinnovabili (come il fotovoltaico), visto anche lo scenario che per questo settore si è aperto dopo la recente consultazione popolare. il governo deve quindi chiarire subito quali sono gli obiettivi dei tagli.
l'ue ci impone un obiettivo del 17% dei consumi da rinnovabili da raggiungere al 2020, e solo poche settimane fa è stato approvato il quarto conto energia proprio per dare certezze agli investimenti nel fotovoltaico dopo lo stop imposto con il decreto romani. sarebbe francamente assurdo tornare ora a sconfessare le scelte appena fatte da questa stessa maggioranza contraddicendo anche la volontà espressa dai cittadini italiani che, votando contro il nucleare, hanno evidentemente scelto uno sviluppo basato sulla crescita delle rinnovabili.
aggiornamento delle ore 19,20.
l'agenzia ansa ha diramato questo dispaccio:
il comma dell'articolo 33 della manovra, che prevedeva, dal 1 gennaio 2012, il taglio del 30% degli incentivi a tutte le fonti energetiche rinnovabili – secondo quanto si apprende – sarebbe stato stralciato. a chiederne l'abolizione con particolare forza – sempre secondo le medesime fonti – sarebbe stato il ministro dello sviluppo economico paolo romani.
intanto l'autorità dell'energia ha diffuso l'aggiornamento delle tariffe di luce e gas. leggi i dettagli nell'articolo del sito web del sole 24 ore: da domani aumenti per luce (+1,9%) e gas (+4,2%). 52 euro in più a famiglia.