i tagli ai fondi del ministero dell’ambiente. partono le polemiche. eccole.

i tagli ai fondi del ministero dell'ambiente, anticipati dal sito web del sole 24 ore con questo mio articolo, suscitano mille polemiche.

il collega stefano natoli ha scritto questo ottimo articolo che entra nel dettaglio delle sforbiciate ai conti del ministero.
l'articolo del sole 24 ore dice che il ministero dell'ambiente rischia un taglio del 90% al suo bilancio.
si passerebbe da un bilancio di 1,65 miliardi del 2008 ad appena 444 milioni nel 2012, di cui 320 milioni di euro solo di spese fisse tra stipendi, affitti, bollette e altro.

il risultato è che nel 2008 il ministero poteva spendere per i risanamenti e i disinquinamenti, i parchi, la riduzione delle emissioni di co2 oltre 1,3 miliardi di euro, mentre nel 2012 potrebbe spendere per le stesse cose non piu« di 120 milioni di euro con un taglio pari al 90 per cento.

venerdì mattina ho aggiunto un articolo di analisi sui retroscena e i conti del ministero: clicca qui per leggere l'articolo

aggiungo qualche aggiornamento.

i finiani
"ho già parlato con i rappresentanti degli altri gruppi di opposizione e stiamo predisponendo gli atti per la richiesta di audizione del ministro prestigiacomo di fronte alla commissione ambiente della camera. vogliamo garanzie sull'uso dei pochi fondi che sono rimasti in cassa al ministero dal momento che la legislatura è a un giro di boa", dice il deputato di fli aldo di biagio.

 qui il deputato aldo di biagio si riferisce espressamente a quanto spiego nel mio articolo sui tagli agli impegni internazionali del ministero: "tagli che rendono inadempiente il nostro paese rispetto agli impegni sottoscritti in sede internazionale attraverso la ratifica di protocolli e convenzioni, ma che mettono a rischio anche la gestione degli affari correnti".
"il venir meno agli impegni internazionali è un fatto grave in sé e determina anche un rischio per le nostre imprese e per la ricerca con ricadute economiche complessive notevoli. mi pare inoltre che le risorse siano state azzerate anche per altri capitoli di impegno del ministero dell'ambiente come quello della qualità dell'aria", dice di biagio che sottolinea: "vogliamo sapere dal ministro prestigiacomo cosa è rimasto in cassa dopo i tagli delle due successive manovre e come intenda rimodulare il budget nel tempo che resta a questa maggioranza di governo".

su questi temi fli, come scrivevo nell'articolo di anticipazione, ha già predisposto un'interrogazione al ministro dell'ambiente per chiedere quali misure intenda predisporre, a fronte delle evidenti criticità finanziarie, per favorire lo sviluppo delle attività del ministero "in adempimento agli impegni internazionali che vedono l'italia al centro di politiche cooperative nei settori della cosiddetta economia verde, considerata da tutti gli analisti l'unico vero volano capace di portare i vari sistema paese fuori dalla gravissima crisi economica internazionale" – si legge nel testo dell'interrogazione – che chiede anche "in quale modo si intenda ridistribuire le risorse disponibili per il dicastero dell'ambiente, a seguito dei recenti interventi di finanza pubblica e se, nella scelta delle priorità, intenda tener conto dell'obbligatorietà di impegni assunti a seguito di leggi di ratifica, del prestigio internazionale e dei benefici economici che da questi impegni derivano".

il wwf
«il governo si deve assumere la responsabilità dei tagli al ministero dell'ambiente», dice stefano lenzi, responsabile relazione istituzionali del wwf italia.

«sono tre anni che denunciamo l'agonia del ministero – osserva lenzi – ora siamo siamo al de profundis della sua operatività».
prima di tutto – spiega – tra le conseguenze «chiuderanno tutti i parchi nazionali, per non parlare di quello che potrebbe accadere a cose concrete come la lotta al dissesto idrogeologico, le politiche energetiche, i cambiamenti climatici, l'inquinamento, la biodiversità».

 

il pd
«il governo ha deciso di cancellare il ministero per l'ambiente. è un gesto criminale poichè così facendo si rende impossibile l'indispensabile opera di prevenzione e controllo del territorio mettendo a repentaglio la vita di tantissime persone. il ministro prestigiacomo non si è accorta che in questi anni tremonti gli ha praticamente chiuso il ministero? dove era? ora se ha un sussulto di dignità chieda l'immediato reintegro delle risorse o rassegni le sue dimissioni». lo afferma stella bianchi, responsabile ambiente del pd.
«in ogni caso – spiega – è davanti a noi lo spettacolo indecente di un governo che fa cassa a danno del nostro patrimonio più prezioso, della salute e a volte dell'incolumità dei cittadini. è evidente che questo governo ora più che mai deve rassegnare le sue dimissioni nel più breve tempo possibile per il bene del paese e degli italiani».