la procura di parma ha indagato il sindaco (federico pizzarotti) e quattro dirigenti del comune perché il 13 ottobre 2014 piovve a dirotto, il torrente baganza tracimò e allagò alcune aree abitate.
l’accusa contro il sindaco è disastro colposo.
questa società climatizzata telefoninizzata con l’abs sulla coscienza non ha idea di che cosa sia la natura. sospetto che i magistrati, nell’aprire l’indagine, siano una delle espressioni di questa società lontana dalla realtà delle cose fisiche, una società climatizzata telefoninizzata con l’abs sulla coscienza.
molti hanno l’idea che la natura sia buona, perfetta, guaritrice.
hanno l’idea che l’uomo sia cattivo, imperfetto, fa ammalare.
e invece la natura non è né buona né cattiva.
non è perfetta né imperfetta.
è bellissima e orrenda al tempo stesso.
guarisce ma più spesso fa ammalare.
la natura non ha etica, crea miliardi di esseri viventi e li schiaccia all’istante, è del tutto indifferente a ciò che noi facciamo o non facciamo.
l’altra settimana, un episodio apparentemente diversissimo aveva mostrato la stessa visione, e cioè quando un allevamento nella terraferma veneziana ebbe più di cento animali uccisi: galline anatre conigli porcellini d’india (clicca qui per leggere l’articolo).
sui social network gli “amanti della natura” climatizzati telefoninizzati con l’abs sulla coscienza insorsero indignati a centinaia contro quelli che venivano detti mafiosi criminali vandali che avevano compiuto la strage; erano convinti che il disastro fosse chiaramente opera umana perché a loro giudizio la natura non fa cose simili.
si scoprì poi che la strage orrenda era stata compiuta da una famigliola di volpi.
ma un altro caso simile è quello dell’inchiesta ridicola e tragica sulla silella (xylella) che ammala gli olivi in puglia. la procura inquisì gli scienziati che studiavano il fenomeno; un’altra delle espressioni di questa società malata.
torno alla vicenda di parma.
piove a dirotto sulle colline alle spalle di parma, il torrente baganza – che una volta scorreva libero e allagava le campagne a ogni pioggia intensa e oggi invece è trattenuto fra gli argini – scavalca le spallette e produce danni consistenti.
l’idea malata è che la colpa è di chi non ha fatto protezioni più alte, la colpa è del sindaco.
cioè la natura è buona ed è colpa dell’uomo che è cattivo, imperfetto eccetera.
oppure al contrario la colpa viene assegnata a chi ha fatto protezioni così alte, cementificazione, consumo di suolo, che quando il fiume trabocca l’allagamento è più furioso, e quindi la colpa è ancora del sindaco.
cioè la natura è buona ed è colpa dell’uomo che è cattivo, imperfetto eccetera.
i fiumi padani una volta erano senza argini ed erravano spostando a ogni piena il loro corso, allagando e alluvionando terre e popolazioni, impaludandosi senza trovare foce e sbocco, generando carestie dove i raccolti andavano persi per generazioni e i contadini vedevano i loro bambini morire di fame con le pance gonfie e le mosche sugli occhi.
il mondo di oggi grazie all’intervento dell’uomo è molto più sicuro e salubre di quello in cui vivevano i nonni dei nostri nonni.