rinnovabili. esclusivo. il testo del decreto.

aggiornamento del 20 aprile. qui pubblico la versione finale del quarto conto energia sul fotovoltaico dopo gli ultimi ritocchi.

aggiornamento dell'8 marzo. qui pubblico la versione finale del decreto dopo la firma del presidente napolitano.

 

scarica il decreto legislativo sulle fonti rinnovabili alla versione del 3 marzo 2011

 

 

inoltre:

da questo blog: il settore delle biomasse vale 20 miliardi

dal sito web del sole 24 ore: l'articolo scritto da federico rèndina e da me e pubblicato oggi

dal sito web del sole 24 ore l'interessante dossier sugli incentivi nel mondo

 

  • romolo |

    io sono un piccolo imprenditore che ho creduto sempre nel settore del fotovoltaico orfano di padre e di madre giovanissimo sono andato avanti e
    ho investito tutto il mio tempo e tutte le mie risorse sia fisiche che finanziarie in questo. Credendo in un futuro migliore per i miei figli
    e per l’ambiente lavorando onestamente e instancabimente per avere cosa?
    UNA POLITICA CHE TARPA LE ALI E TOGLIE LAVORO A TUTTI I GIOVANI MA ANDATE
    A QUEL PAESE

  • Ioanna Franco |

    Sono un giovane avvocato che, unitamente ad un giovane ingegnere, aveva visto nel fotovoltaico una seria possibilità di crescita professionale ed imprenditoriale, con delle ricadute positive anche sul profilo occupazionale in un area fortemente depressa quale è la Campania. E’ adesso solo dubbi ed incertezze.
    Caro Governo, grazie tante per l’impegno che metti nel tarpare le ali all’Italia.

  • jacopo giliberto |

    paolo, grazie per il contributo. anche questo, un contributo interessante.

  • paolo mazzanti |

    Ho valutato il costo degli incentivi alle rinnovabili, basato sul vecchio decreto e sulla previsione di installazione, fatta dall’Autorità per l’energia ed il gas per il 2011 (6.500 MWe per il fotovoltaico). Mediando questo valore per impianti installati su tetti del centro-nord d’Italia, la produzione sarebbe di circa 7 TWh/anno, incentivata mediamente con 0.35 Euro/kWatth, cioè 2,45 miliardi per il 2011. Detraendo la mancata spesa per produrre tale energia ed in parte il suo dispacciamento (il fotovoltaico è in buona parte consumato sul posto), circa 700 milioni, la spesa totale a carico dei consumatori si ridurrebbe a 1,75 miliardi.
    Su una bolletta per la tipica famiglia media italiana (420 Euro/anno) il costo dell’incentivo sarebbe 1,3 Euro/mese. Il governo dovrebbe pensare ad altri problemi, piuttosto che modificare dopo soli sei mesi un decreto e mettere in crisi uno dei pochi settori in sviluppo in Italia. Perché non evita invece i maggiori introiti di tasse per l’aumento del costo del petrolio, che aumenta ben più di 1,3 Euro/mese la spesa per i carburanti e alimenta l’inflazione, oggi uno dei pericoli più grandi che abbiamo!

  • Lo Zio |

    Finalmente un freno alla “cuccagna”.
    Non mi commuovo al grido “moriremo di fame”. Il settore anche se incentivato in misura ben inferiore sarà sempre un affare.
    Spariranno si spera i soliti furbi, quelli che sino ad oggi hanno ben speculato.
    Come al solito i benefici di queste tecnologie sono esclusivo appannaggio dei “proprietari di case, capannoni e terreni.
    Alle bollette degli altri cittadini, non ci pensa proprio nessuno.
    Non se ne può più dei corporativismi.

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