rinnovabili. esclusivo. il testo del decreto.

aggiornamento del 20 aprile. qui pubblico la versione finale del quarto conto energia sul fotovoltaico dopo gli ultimi ritocchi.

aggiornamento dell'8 marzo. qui pubblico la versione finale del decreto dopo la firma del presidente napolitano.

 

scarica il decreto legislativo sulle fonti rinnovabili alla versione del 3 marzo 2011

 

 

inoltre:

da questo blog: il settore delle biomasse vale 20 miliardi

dal sito web del sole 24 ore: l'articolo scritto da federico rèndina e da me e pubblicato oggi

dal sito web del sole 24 ore l'interessante dossier sugli incentivi nel mondo

 

Commenti

17 risposte a “rinnovabili. esclusivo. il testo del decreto.”

  1. Avatar Speravo_nel_2000
    Speravo_nel_2000

    -Per investire servono CERTEZZE
    -in qualsiasi cosa (lecita) si investa tutti hanno da guadagnarci
    -le rinnovabili sono “buone”
    -le rinnovabili NON sono un “pericolo” per gli affari nucleari e petroliferi
    – il nucleare, per ora, è meglio non ci sia. Tra qualche anno potrà essere davvero valido, ora no.
    – durante le elezioni sinistra e destra hanno detto si al nucleare, chi in modo e chi in un altro. Sono solo interessati ai grandi affari (una centrale nucleare muove una enormità di quattrini)
    – tra l’altro ENEL già “pensa” a “neolaureati” per il nucleare (sfruttamento giovanile). Stà facendo propaganda in merito.
    – NON E’ POSSIBILE che il Paese di “O sole mio” non gestisca proficuamente il fotovoltaico.
    – i politici continuano a dimostrare (TUTTI) di essere completamente SCOLLATI dalla realtà.

  2. Avatar Monica
    Monica

    L’Italia diventa sempre più uno stato ridicolo…non prospetta niente di buono per il futuro, ne dà aiuti concreti.
    Con questo decreto ha creato un danno serio a moltissime famiglie.
    Al ministro dello “regresso” economico cosa gli importa, tanto lui continua a stare seduto sulla sua comoda poltrona.

  3. Avatar Sandro
    Sandro

    Una vergogna, un governo allo sbando, le istituzioni hanno perso ogni credibilità.
    In Italia fare impresa è impossibile non c’è certezza e stabilità di norme, l’impresa ed il sistema finanziario è esposto a gravi rischi proprio da chi dovrebbe garantire una serena crescita. Ambiente ed energia sono ormai in mano a lobby armate, che si combattono aspramente condizionando l’ormai corrotto e corroso sistema politico.

  4. Avatar roberto tassi
    roberto tassi

    Sono avvocato americano che assiste societa’ americane del fotovoltaico con due progetti per 8 Mw da acquistare dopo lunghi studi e trattative.
    Tutto si e’ fermato e se ne riparlera’ a giugno (forse).

  5. Avatar Francesco
    Francesco

    Ai tre commenti di sopra si potrebbe aggiungere tanto altro.
    Il decreto, però, lascia così attoniti che le parole non escono dalla bocca (o dalla tastiera…).
    Chi scrive non aappartiene alle lobby del fotovoltaico: sono solo un progettista, residente in Puglia, che conosce bene la situazione dell’agricoltura nella sua Regione. Inoltre non sono un antiberlusconiano a prescindere; tuttavia credo che, ANCHE per questo decreto, quando andremo a votare bisognerà che si pensi bene a chi dare il proprio consenso

  6. Avatar Marco
    Marco

    Per il fotovoltaico modificano la tariffe dopo appena 8 mesi??? Ma ci pensano quando fanno le cose o siamo all’improvvisazione totale??? Si stava meglio senza il ministro dello sviluppo(?) economico, almeno non facevano danni. Se ne andassero a casa invece di scambiarsi le poltrone farebbero solo un bene alla nazione

  7. Avatar Marco Gamberoni
    Marco Gamberoni

    Questo decreto è a pari merito con il Bersani-Visco del 2006 quanto a dilettanti allo sbaraglio. Ecco una situazione reale. Sulla base degli incentivi stabiliti dal decreto di agosto 2010 per tutto il 2011, ai primi di gennaio 2011 un’azienda emette ordine per un impianto fotovoltaico. La richiesta a Enel per l’allaccio è del 5 gennaio 2011. Enel legalmente ha 45 giorni lavorativi per fare il preventivo e poi 90 giorni lavorativi per allacciare: a quale incentivo avrà diritto questa azienda dipenderà quindi dalla scelta discrezionale di qualche funzionario Enel. Una ricetta sicura per una tangentopoli. Questo per la parte criminogena del decreto di ieri (ma in effetti anche di quello di agosto 2010, con i suoi scaglioni trimestrali). Viva l’itaglia.
    Disperante è poi l’assoluto disprezzo dei principi di affidamento e di certezza del diritto. Come si fa a operare in un ambiente dove da un giorno all’altro un piano di investimento, che oltretutto ha una banca che lo deve valutare, formulato sulla base di una legge specifica e precisa, viene gettato nella più totale incertezza, retroattivamente, fino alla fine di aprile, quando il decreto di ieri prevede saranno stabiliti i nuovi incentivi da applicare a impianti che sono GIA’ stati cantierati ?

  8. Avatar Andrea
    Andrea

    x Francesco: il problema a questo punto e’ chi votare!
    x Marco: il fatto che in Italia sia tutto improvvisato ormai e’ un dato di fatto.
    Il problema piu’ grave a mio parere e’ la conferma di una totale mancanza di aiuto da parte dello stato a chi vuole investire in Italia e di una assoluta inadeguatezza di chi ci governa nei confronti di una crisi economica che sta realmente riducendo il paese ai minimi termini.
    Persino su un argomento di cosi’ facile gestione come gli incentivi verso gli impianti fotovoltaici i nostri politici si dimostrano miopi e lobbizzati. (di qualsiasi parte politica essi siano)

  9. Avatar alessandro
    alessandro

    Salve
    lavoro in una società di fotovoltaico ma non so ancora per quanto.
    Mi e’ arrivato l’appello con il quale si chiede di scrivere al presidente della repubblica affinchè non firmi il decreto; sono perfettamente d’accordo, ma mi preme segnalare che per conoscenza la mail dovrebbe essere inviata al presidente del consiglio come corresponsabile; mi sembra chiaro che la manovra oltre ad essere economica fa parte di un disegno politico che spinge il paese verso il nucleare.
    La dicitura da indicare dovrebbe avere più o meno questo tono:
    Caro presidente dato che perderò il posto di lavoro io non la voterò alle prossime elezioni.
    Forse 150.000 voti non sono decisivi ma potrebbero essere un buon segnale.
    Alessandro

  10. Avatar alessandro
    alessandro

    E’ il risultato di una classe dirigente incompetente e soggetta a interessi lobbistici vergognatevi

  11. Avatar GIOVANNI
    GIOVANNI

    SONO UN ISTALLATORE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI DEL SUD.Purtroppo con questa legge frà breve c’e ne staremo tutti a casa.Un grazie ai nostri governanti

  12. Avatar Ing.danilo
    Ing.danilo

    Il decreto così concepito è certo una mazzata sul settore. Occorre però “ringraziare” non solo le lobby anti- rinnovabili, pur potenti e conosciute, ma anche gli eco-furbi, pubblici e privati; in primo luogo la Puglia, con la sua DIA sulle centrali a terra e le tasse “agricole” su attività finanziarie e industriali. Anche i Privati, con la smania tutta italiana del business ad ogni costo, se la sono proprio cercata.Speriamo che l’Italia, che non aveva voluto capire che il Fotovoltaico incentivato non era nato per sostituire i campi di grano, ma per obiettivi di micro e media diffusione, si ravveda….

  13. Avatar Lo Zio
    Lo Zio

    Finalmente un freno alla “cuccagna”.
    Non mi commuovo al grido “moriremo di fame”. Il settore anche se incentivato in misura ben inferiore sarà sempre un affare.
    Spariranno si spera i soliti furbi, quelli che sino ad oggi hanno ben speculato.
    Come al solito i benefici di queste tecnologie sono esclusivo appannaggio dei “proprietari di case, capannoni e terreni.
    Alle bollette degli altri cittadini, non ci pensa proprio nessuno.
    Non se ne può più dei corporativismi.

  14. Avatar paolo mazzanti
    paolo mazzanti

    Ho valutato il costo degli incentivi alle rinnovabili, basato sul vecchio decreto e sulla previsione di installazione, fatta dall’Autorità per l’energia ed il gas per il 2011 (6.500 MWe per il fotovoltaico). Mediando questo valore per impianti installati su tetti del centro-nord d’Italia, la produzione sarebbe di circa 7 TWh/anno, incentivata mediamente con 0.35 Euro/kWatth, cioè 2,45 miliardi per il 2011. Detraendo la mancata spesa per produrre tale energia ed in parte il suo dispacciamento (il fotovoltaico è in buona parte consumato sul posto), circa 700 milioni, la spesa totale a carico dei consumatori si ridurrebbe a 1,75 miliardi.
    Su una bolletta per la tipica famiglia media italiana (420 Euro/anno) il costo dell’incentivo sarebbe 1,3 Euro/mese. Il governo dovrebbe pensare ad altri problemi, piuttosto che modificare dopo soli sei mesi un decreto e mettere in crisi uno dei pochi settori in sviluppo in Italia. Perché non evita invece i maggiori introiti di tasse per l’aumento del costo del petrolio, che aumenta ben più di 1,3 Euro/mese la spesa per i carburanti e alimenta l’inflazione, oggi uno dei pericoli più grandi che abbiamo!

  15. Avatar jacopo giliberto
    jacopo giliberto

    paolo, grazie per il contributo. anche questo, un contributo interessante.

  16. Avatar Ioanna Franco
    Ioanna Franco

    Sono un giovane avvocato che, unitamente ad un giovane ingegnere, aveva visto nel fotovoltaico una seria possibilità di crescita professionale ed imprenditoriale, con delle ricadute positive anche sul profilo occupazionale in un area fortemente depressa quale è la Campania. E’ adesso solo dubbi ed incertezze.
    Caro Governo, grazie tante per l’impegno che metti nel tarpare le ali all’Italia.

  17. Avatar romolo
    romolo

    io sono un piccolo imprenditore che ho creduto sempre nel settore del fotovoltaico orfano di padre e di madre giovanissimo sono andato avanti e
    ho investito tutto il mio tempo e tutte le mie risorse sia fisiche che finanziarie in questo. Credendo in un futuro migliore per i miei figli
    e per l’ambiente lavorando onestamente e instancabimente per avere cosa?
    UNA POLITICA CHE TARPA LE ALI E TOGLIE LAVORO A TUTTI I GIOVANI MA ANDATE
    A QUEL PAESE

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *