l’anti-nimby. in tunisia proteste per avere più trivellazioni. petrolio al popolo. videoclip.

mentre in italia i comitati nimby mandano pacchi di cartoline di protesta contro lo sfruttamento delle risorse nazionali, nei giorni scorsi ci sono state manifestazioni a tunisi, tozeur e tataouine al motto di “il popolo vuole la sua parte di petrolio”.
vogliono più greggio, di cui sono convinti esistano giacimenti nazionali non sfruttati, per contrastare e ridurre lo stato di disagio sociale ed economico, quello stesso disagio sociale ed economico che spinge molti tunisini al dramma dell’emigrazione.

anche il 30 maggio si è svolto in avenue habib bourguiba un altro corteo di protesta per chiedere più perforazioni. questa la pagina sul facebook tunisino che propaganda l’evento di protesta (clicca qui). gli slogan lanciati erano il popolo vuole la sua parte di petrolio e il petrolio è un diritto, banda di ladri.
la convinzione di questi contestatori è che nel sottosuolo tunisino ci siano giacimenti ricchissimi che non vengono sfruttati, tenendo in povertà le popolazioni e costringendo molti al dramma dell’emigrazione.

ora una pausa musicale. una canzone di protesta, un rapper tunisino canta *dov’è il petrolio, dov’è il petrolio, da anni ci rubano le risorse* e così via.

riporta un settimanale web italiano (clicca qui per leggere l’articolo) che l’amministratore delegato dalla compagnia energetica statale tunisina etap, mohamed akrout, è dovuto intervenire per spiegare i dati reali della produzione petrolifera tunisina e ha detto che sono completamente infondate le voci che parlano di una marea di petrolio scoperta nel sottosuolo tunisino diffuse in questi mesi dagli organizzatori della campagna popolare di protesta a favore delle perforazioni.

in questo videoclip ironico tunisino, il cantante (di vaga ispirazione carapezziana) esalta in modo arguto la ricchezza portata dal petrolio con il ritornello *winou el-petrol?* (dove sta il petrolio?).

suggerisco di leggere anche questi articoli

sul sole24ore un mio articolo sullo stesso tema, in cui entro nei dettagli economici dello sfruttamento petrolifero in tunisia (clicca qui)

trivelle, il via libera ambientale a ombrina in adriatico (clicca qui)

trivelle. adriatico, ionio, sicilia, sardegna. ecco dove puntano le compagnie (clicca qui)

la basilicata userà (finalmente) le royalty del petrolio per aiutare i poveri. polemiche sui pozzi. (clicca qui)

petrolio, un tesoro di giacimenti che non vogliamo usare (a vantaggio di emiri e oligarchi) (clicca qui)

ecco com’è fatto un giacimento. ecco com’è fatto il petrolio. in parole semplici.

  • gocce di verità |

    Se è vero che le condizioni economiche di Italia e Tunisia sono opposte è comunque interessante vedere come, un popolo in difficoltà economiche spinga a stimolare la risorsa che più facilmente potrebbe portare ricchezza, lavoro. In Italia, e sulla costa adriatica in particolare, il petrolio potrebbe essere una risorsa di grande valore, ma purtroppo il nostro paese è dominato dalla retorica dei No che bloccano tante opportunità: http://www.goccediverita.it/no-expo-non-e-la-soluzione-quando-il-movimento-si-muove-fermo/

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